Ecco come è cambiato il salario degli italiani negli ultimi sei anni

Nel corso degli ultimi sei anni, ovvero tra il 2007 e il 2013, il fiscal drag e l`aumento delle addizionali Irpef hanno determinato a carico dei salari un aggravio di tasse annuo di circa 500 euro per i single (pari a +1,9%) e di oltre 600 euro per i coniugati (+2,3%).

Ecco come è cambiato il salario degli italiani negli ultimi sei anni

E` quanto emerge da uno studio frutto del lavoro del Cer (Centro Europa Ricerche) e dell`Ires (l`Istituto di ricerche economiche e sociali della Cgil) dal titolo ``La dinamica salariale fra inflazione, federalismo e fiscal drag`` presentato oggi in corso d`Italia alla presenza del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.

A fine 2013 il ``prelievo ingiustificato`` sui redditi superera` i dieci miliardi di euro. Lo studio sottolinea infatti che nel periodo seguito all`ultimo intervento organico sulla struttura dell`Irpef (2007), si e` accumulato ``un maggior prelievo ingiustificato`` che alla fine del 2012 ha quasi toccato gli otto miliardi e che a fine 2013 si collochera` oltre i dieci. Fra il 2007 e il 2013, la combinazione fra inflazione e progressivita` dell`imposta risulta la prima causa di aumento del gettito Irpef, con ricadute annuali che in alcuni casi (2009 e 2010) hanno sfiorato i due miliardi e che nel 2013 finiranno per superarli.

Ed ecco perche` la Cgil torna a rilanciare la necessita` di una riforma fiscale che abbia le caratteristiche di equita` e di redistribuzione della tassazione, capace di evitare che il prelievo sia centrato soprattutto sul lavoro dipendente e sulle pensioni. La ricetta del sindacato prevede due diversi ordini di intervento. Il primo, frutto della combinazione di due azioni, punta a ripristinare la norma sul fiscal drag, in vigore fino al 1985, per rendere inefficace l`effetto perverso dell`inflazione sul prelievo fiscale; insieme a quella norma che garantisce l`invarianza tra prelievo nazionale e prelievo locale. Interventi ``ordinari`` nella piena manovrabilita` del governo ancora in carica. Il secondo intervento, da adottare nei prossimi mesi, prevede una restituzione in busta paga del prelievo che c`e` stato in questi anni. Una misura, che ricalca la proposta fatta dalla Cgil qualche mese fa circa la detassazione della tredicesima, per placare gli effetti combinati e perversi delle distorsioni fiscali sui redditi da lavoro e da pensione.

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