Il conto in banca? Sempre più proibitivo

           In conto in banca per i correntisti italiani è un vero salasso, lo ha dimostrato una scrupolosa ricerca effettuata dal settore economico del “Corriere della Sera” che per approfondire il fenomeno ha deciso di confrontare le tariffe imposte ai clienti dalle cinque principali banche operanti in Italia:

Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps, Bnl-Bnp Paribas e Ubi Banca.

Tra le cose da evitare il “rosso” specie se non si ha un fido a copertura della cifra mancante, infatti il costo del conto corrente può far salire i tassi del 24%, mentre gli interessi per chi lascia i soldi in banca sono bassissimi, pari allo 0,006% in media. Ma in linea generale la convenienza pare non esistere nemmeno nelle spese di gestione base che pesano moltissimo sulle tasche degli italiani, solo per citare qualche esempio: i bonifici per cassa, quelli in contanti allo sportello, sono di poco inferiore agli 8 euro (Unicredit), le commissioni per saldare le bollette con l`addebito in conto arrivano fino ai 4 euro (Bnl); quelle dovute per il pagamento delle tasse come l`Imu sono tra le più care e possono raggiungere i 10 euro (Mps); 5 euro per le rate dell`affitto in contanti (Unicredit); 3 euro per ricaricare le carte prepagate allo sportello, direttamente in agenzia (Bnl).

I dati allarmanti per i correntisti italiani vengono purtroppo confermati anche da una ricerca svolta dalle due associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori che dopo aver condotto un’indagine tra le maggiori banche italiane (Intesa San Paolo,Unicredit, Bnl, Mps, Carige, Banca Popolare, Popolare di Milano, Banca Sella, Credem, Popolare di Vicenza), esaminando, tassi, costi, spese e condizioni con l`Isc, l`Indicatore sintetico di costo, hanno sottolineato che le cifre sono «decisamente maggiori a quelle indicati da Bankitalia, secondo cui i costi dei conti correnti sarebbero in calo». Il costo dei conti correnti sono, a dire delle associazioni, davvero eccessivi, con una media annua che nel 2012, è stata stimata essere all’incirca di 300 euro.

Nello specifico secondo quanto risulta dal monitoraggio di Adusbef e Federconsumatori  “il costo medio di gestione di un conto corrente con «profilo a bassa operatività», varia dai 238,35 euro della Bnl ai 337,18 di Unicredit; dai 273,20 di Intesa San Paolo, ai 438,70 della Banca Popolare di Vicenza, con una media ponderata Isc pari a 320,5 euro”.

Sarà forse per questo che il 29% degli italiani over 15 anni, elaborazione effettuata dalla Cgia di Mestre, risultano sprovvisti di conto corrente? In numeri assoluti si tratta di quasi 15 milioni di cittadini sprovvisti di conto, il dato è un record assoluto in Europa.           

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