L' ANALISI TECNICA LA FA DA PADRONA...

L' ANALISI TECNICA LA FA DA PADRONA...

Milano, 7 ottobre 2023. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari

Notiamo in effetti minimi e massimi sempre più bassi e mercati sempre più tecnici ed "assistiti", come nell' ultima seduta della settimana.
Ancora una differenza notevole fra gli scostamenti dei mercati USA, piu'  decisi e quelli Europei ancora fiacchi, con reazioni dovute e tecniche.
Se andiamo ad osservare il Dow Jones, lo SP500 ed il Nasdaq, possiamo osservare le indecisioni delle prime quattro sedute, che comunque hanno portato i rispettivi mercati leggermente sotto i 33000 e precisamente sui supporti 32800/900, ma con minimi e massimi sempre più alti, fino a risuperare di slancio i 33000 e pervenire venerdì poco sotto le resistenze di 33500/600.
Per lo SP500 piu' affidabile, ma sulla stessa falsa riga del suo cammino settimanale, andando sotto i 4250 durante gran parte della settimana, per poi chiudere leggermente sopra i 4300.
Come al solito il Nasdaq, con le sue big cap techno, dava un segnale ben piu' robusto a se stesso e ad i precedenti due indici Usa. Oltre ai listini Europei, che avevano già chiuso o che stavano chiudendo.
Non aspettiamoci comunque un continuo e duraturo  recupero  dei mercati Europei all'apertura di Lunedì, ma un semplice e parziale rimbalzo dalla serata Americana, nulla di piu'.
Sempre intanto a macchia di leopardo i mercati Asiatici.
E non potrebbe essere altrimenti per lontananza anche geopolitica che contraddistingue tutti gli stati. 
FTSE MIB 
Ancora piu' debole e con il destino segnato, il nostro FTSE MIB. 
Dopo essere andato a testare addirittura i  27200/300 Giovedì, era prontamente rimbalzato sempre nell' ultima seduta della scorsa settimana fino alla chiusura e sulle resistenze di 27800/900, per poi beneficiare in toto della serata Americana e strappare momentaneamente, anche leggermente sopra i 28000, per poi chiudere la settimana poco sopra le stesse resistenze di 27800/900.
Attendiamoci quindi lunedì in apertura un ritorno sotto tali resistenze e successivamente flirtare fra 27500/600 e 27800/900. Passata questa breve fase di congestione il FTSE MIB potrebbe riprendere in suo cammino verso massimi e minimi sempre piu' bassi andando a ritestare i 27200/300.
BancoBpm &BPER
Pare ai più stanca anche la corsa appaiata dei due titoli, che ormai hanno abbandonato del tutto la ricerca di un corretto concambio e prezzo.
Gli scostamenti ad opera degli arbitraggisti sono ormai terminati e si "scommette" piu' che altro su quale dei due puntare.
Considerando che il momento non si presta molto per scelte decise ed importanti, soprattutto in un settore come quello finanziario ed energetico in modo particolare e per diversi motivi, abbiamo una leggera preferenza per BancoBpm.
Entrambe negli ultimi 12 mesi hanno raddoppiato la quotazione.
BancoBpm è sui massimi, ma BPER è ancora distanziata di quasi un 10% dai massimi.
Ma in  questo specifico caso non vorrebbe dire "puo' solo recuperare".
Ma per noi, il contrario. Uno o più motivi ci saranno fra le prospettive , il management e fra le pieghe del bilancio?
Noi pensiamo piuttosto alla forza relativa ed assoluta del  titolo BancoBpm. 
Comunque attenderemo almeno  una o più delle prossime sedute negative per iniziare ad accumulare a piccole dosi ed a "piramide rovesciata", ma sempre con vendita di opzioni call Giugno 2024 strike  5. Per coprire il titolo ed almeno incassare cedola e opzione.
Fineco& Azimut 
Stessa musica...non c'è di certo una netta differenza, fra i due titoli del risparmio gestito. Ma qui staremo molto più attenti, non potendo usare, per mancanza e liquidità, le opzioni a copertura.
Le prospettive dei due titoli non sono buonissime, visto che a differenza di certe banche che  da un anno o poco più fanno raccolta liquidità  ben remunerata e con buoni margini e quindi si attendono ottimi risultati per i prossimi esercizi con la fidelizzazione dei nuovi clienti e non solo (vedi  Mediolanum).
Fineco ed Azimut fanno invece principalmente risparmio gestito ed in un settore di alta competitività e con ricavi netti in diminuzione.
Per il momento ci asterremo dall' operare su entrambi i titoli, sempre con una leggera preferenza per Fineco, meglio ancora Mediolanum e Credem, qualora  si arrivasse a multipli ed a prezzi interessanti che segnaleremo ai nostri lettori abbonati ed a coloro che ci vorranno contattare.