QUALCOSA SI MUOVE.

QUALCOSA SI MUOVE.

Milano, 16 gennaio 2022. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari.

Continua, imperterrita la fase distributiva, compresa fra 27500/600 e 28000 con primo obiettivo i 26800/900 di future Marzo.

Infatti, immediate correnti di vendite  hanno sempre respinto e respingono i corsi da detti livelli.
Noi pensiamo che siamo ormai vicini ad una fase di storno più deciso, che porterebbe il Future fra area 26500/600 ed area 26200/300.
Ma la concomitanza di fenomeni estremamente delicati come la quarta ondata della Pandemia, ancora in attesa di un picco prima di scemare, le imminenti elezioni del Presidente della Repubblica, le possibili nuove elezioni anticipate ed il relativo scioglimento dell' attuale governo con la permanenza o meno di Draghi, ci fanno propendere per un ulteriore storno  verso i 24500/600, nella migliore delle ipotesi ed il raggiungimento intraday con un violento sell off, di area compresa fra 22500/600 e 22800/900, nella peggiore, area con cui si concluderebbe la fase distributiva e correttiva, rispettivamente di breve e medio termine.
Naturalmente, altre variabili più o meno scontate dai mercati, potrebbero influenzare ed accelerare o meno quanto segnalato, come per esempio l' aumento dei tassi USA, prima previsti dalla fine del 2022, inizio 2023 e poi infine, dal prossimo mese di Marzo Giugno e Settembre, a cui si e' in settimana aggiunto anche il quarto aumento, previsto nel Dicembre prossimo.
Andiamo nel dettaglio dei titoli e degli assett che stanno muovendo i mercati.
BancoBpm e BPER. Due titoli decisamente da mantenere, dopo averli ampiamente fatti tradare ed alleggerire poi nel corso degli ultimi due anni, dai nostri lettori abbonati.
In dettaglio ci attendiamo un recupero dai livelli attuali di almeno un 10/15%, se si verificassero interessanti acquisizioni ed operazioni di fusioni, e diventassero di conseguenza il secondo gruppo bancario italiano dopo Intesa e prima di Unicredit, con la già evidente negatività per quest'ultima, come già anticipato nelle precedenti interviste e soprattutto nelle quotidiane lettere in abbonamento.
Dove avevamo suggerito di andare short sul titolo di Piazza Gae Aulenti, meglio con vendita di Call  14/14,50 e Put 14/13,50.
Si può anche alleggerire  ancora o vendere al superamento dei massimi assoluti posti per BancoBpm poco sotto 3,10 e per BPER poco sotto 2,20.
O su questi strike, at the Money,  vendere una Call Marzo o out the Money ( 3,20 e 2,30 rispettivamente scadenza Giugno.
Molta divergenza operativa fra questi due titoli ...
Stellantis che continua a creare valore al titolo dovuto solo alle economie di scala, dovuta al primo esercizio post fusione, ammortizzando di fatto un 25% di fatturato perso per via della mancanza di componenti tecnologici provenienti dall' Asia e non solo.
Il titolo, nostro preferito e raccomandato, fra la dozzina sempre segnalati, e' giunto giovedì addirittura ed ancora sui massimi di 19,15, per poi appunto solo leggermente stornare poco sotto i 19.
Titolo anche qui, che dopo essere molto tradato da chi ci segue, e successivamente alleggerito, può essere mantenuto, meglio con vendita di Call out the Money Marzo strike 22 e Giugno strike 24.
Profondo storno invece di Ferrari, giunto sui massimi di poco sotto 250 euro e pervenuto Venerdì poco sopra 210, per eccessiva valutazione ed ipercomprato, considerando i Target Price e corretta valutazione indicati da tutti gli analisti,noi compresi, di 195.
Il titolo sta assumendo sempre più le caratteristiche e valutazioni di un titolo del lusso.
E questo settore non brilla di certo per un scintillante momento( vedi Moncler ormai ritornato sui 55 euro, dagli oltre 70 del 2021).
Consigliamo quindi di intervenire con un primo timido acquisto fra i 205 ed i 210, per poi incrementare  in area 195/200.
Ma qual è  l' asset che si e ' veramente e finalmente mosso dalla continua" terra di nessuno" di area 1,13 contro euro... il "re dollaro" che, di fatto bloccava da 3/4 settimane ogni possibilità di trading.
L'ascesa delle materie prime ed in modo specifico il petrolio( WTI a 84/85 e Brent a 86/87)ed i suoi derivati, hanno fatto aggio e viceversa, sul dollaro, che naturalmente si e' svalutato fino a a 1,1480, senza però raggiungere, al momento, il Target Price di medio termine posto fra 1,1520 e 1,1550.
Il consiglio che abbiamo dato ai nostri lettori in settimana e' stato quello innanzitutto di mantenere il dollaro acquistato anche in area 1,12 ed incrementato anche sul più" facile" 1,13, ma coprirlo, meglio, con vendita di Call 1,14/1,16 e Put 1,12/1,10 scadenza Marzo Giugno rispettivamente.
Questa e' la nostra visione a breve medio termine.
Le incertezze sul petrolio visto da noi lo scorso anno, anche poco sotto i 100 dollari( 95 WTI e 98 il Brent), ci impediscono di fare una  professionale previsione sul dollaro a lungo termine, essendo i due asset( petrolio e dollaro) al di sopra anche delle teste più alte ed importanti a livello internazionale.