L`ATTIVITA` DELLA SCIENZA NEL MISTERO CHE ANCORA AVVOLGE LA NOSTRA VITA E LA NOSTRA MORTE.

Redazione - 27 marzo 2021. Il cervello continua a vivere anche dopo la morte. Jeffrey Loeb, ha una bella faccia, da uomo appagato e aperto.

L`ATTIVITA` DELLA SCIENZA NEL  MISTERO CHE ANCORA AVVOLGE LA NOSTRA VITA E LA NOSTRA MORTE.

E` il capo del dipartimento di neurologia e riabilitazione dell`UIC. 

In uno studio di recente pubblicazione sulla rivista Scientific Reports, i ricercatori dell`UIC hanno analizzato l`espressione genica nel tessuto cerebrale fresco, che è stato raccolto durante la chirurgia cerebrale di routine, più volte dopo la rimozione per simulare l`intervallo post-mortem e la morte. 

Hanno scoperto che l`espressione genica in alcune cellule aumenta dopo la morte. 

`Il fatto che le cellule gliali si ingrandiscano dopo la morte non è troppo sorprendente dato che sono infiammatorie e il loro compito è quello di ripulire le cose dopo lesioni cerebrali come la privazione di ossigeno o l`ictus`, ha detto il dottor Jeffrey Loeb. 

 

Esistono dei geni `zombie` che si attivano nel cervello dopo la morte.

Si trovano nelle cellule gliali, vere e proprie `spazzine` che nelle ore successive al decesso rimangono attive e aumentano la loro dimensione  per ripulire i danni indotti nel sistema nervoso.

Lo hanno scoperto i ricercatori dell`Università dell`Illinois a Chicago e l`esito dello studio è stato pubblicato dalla rivista Scientific Reports.

La ricerca apre un nuovo orizzonte sull`analisi dei tessuti cerebrali post-mortem.

Da qui, si potranno sviluppare nuove terapie contro disturbi neurologici quali autismo, schizofrenia e Alzheimer.

Trascurate a lungo dalla  neuroendocrinologia, sta diventando sempre più evidente che le cellule gliali del sistema nervoso centrale e periferico sono partecipanti chiave perché sono in grado sia di inviare che di ricevere segnali ormonali. 

Le cellule gliali, insieme ai neuroni fanno parte del tessuto nervoso.

Alcune cellule cerebrali continuano a funzionare e crescere alcune ore dopo la morte, riferisce il team di scienziati americani.

L’80% dei geni rimane relativamente stabile per 24 ore, mentre quelli associati ai neuroni vengono degradati già poche ore dopo il decesso.

I “geni zombi” aumentano la loro attività dopo la morte, raggiungendo i livelli massimi circa 12 ore dopo il decesso. 

L`Università dell`Illinois di Chicago ha stabilito un nuovo record di ricerca nell`anno fiscale 2020 con premi di ricerca sponsorizzati che superano per la prima volta nella storia dell`università i 400 milioni di dollari.

La RICERCA costa e produce lavoro e poi ricavi, fatturato.

La CULTURA da da mangiare.

Il 14 gennaio 2021, l`UIC ha riferito:

I 410 milioni di dollari rappresentano un aumento del 7% rispetto all`anno fiscale 2019 e del 22% rispetto all`anno fiscale 2018 e fornisce supporto a circa 9.400 docenti, studenti e personale che lavora su 1.800 diversi progetti di ricerca. 

Il finanziamento è stato assegnato da una varietà di sponsor, tra cui il National Institutes of Health, la National Science Foundation, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e molte altre agenzie di finanziamento federali e statali, nonché fondazioni e settore privato. I premi hanno sostenuto una vasta gamma di attività di ricerca in tutti i college e le discipline dell`UIC, dalle scienze della salute e dai campi STEM, alle scienze sociali, alle arti e alle discipline umanistiche.