l commento di Felix Feather, Economista di Aberdeen Investments a seguito del meeting BCE

l commento di Felix Feather, Economista di Aberdeen Investments a seguito del meeting BCE
Felix Feather, Economista di Aberdeen Investments a

Milano, 6 giugno 2025.

La Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso di ridurre i propri tassi di riferimento di politica monetaria dello 0,25%, portando il tasso sui depositi al 2,0%, livello che corrisponde alla nostra stima di neutralità.

Questa decisione segna la fine di un periodo di politica restrittiva iniziato a gennaio del 2023.

Il mancato raggiungimento dell'obiettivo del 2,0% di conversione della BCE, la debolezza della domanda e il previsto shock negativo sulla crescita derivante dalla politica tariffaria statunitense hanno contribuito alla decisione di rimuovere ogni misura residua restrittiva dalla politica monetaria.

Riteniamo, infatti, che tali fattori possano indurre il Consiglio direttivo a procedere con un nuovo taglio dei tassi a settembre.

Da questo punto in poi, lo scenario più probabile prevede un solo ulteriore intervento, che porterebbe il tasso sui depositi a un livello moderatamente accomodante dell'1,75%.

Detto ciò, la BCE sarebbe pronta ad agire in modo più deciso a sostegno dell’economia qualora il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, attuasse la minaccia di un dazio generalizzato del 50% sulle importazioni dall’UE. Tuttavia, le controversie legali già in corso sulle tariffe esistenti, i progressi nei negoziati commerciali tra UE e USA e l'impatto potenziale sui consumatori americani rendono questa ipotesi poco probabile.

Resta il fatto che l'attuale dazio base del 10% sta già penalizzando gli esportatori europei e potrebbe salire fino al tasso “reciproco” originario del 20% alla scadenza della pausa di 90 giorni prevista per luglio.