La Bce ci chiama virtuasi, ma c`è un nuovo record negativo...

L`Italia fa parte dei soli sei paesi dell`Eurozona il cui deficit non e` salito sopra il 3% del Pil nel 2012, rispettando quindi i parametri del Patto di Stabilita` Ue.

E` quanto sottolinea la Bce nel suo bollettino mensile. Gli altri cinque membri del `club dei virtuosi` sono Germania, Estonia, Lussemburgo, Austria e Finlandia. L`Italia, ricorda Francoforte, e` pero` anche uno dei cinque paesi che ha un debito pubblico prossimo o superiore al 100% del Pil (gli altri quattro sono Grecia, Belgio, Portogallo e Irlanda).

L`Italia e` uno dei paesi dell`Eurozona che, nel periodo dal 1999 al 2012, hanno registrato la `flessione piu` cospicua delle quote di mercato delle esportazioni calcolate a livello mondiale`.

ll Pil dell`Eurozona e` destinato a calare dello 0,6% nel 2013 per poi espandersi dell`1,1% nel 2014. Sono le ultime previsioni degli esperti della Bce, contenute nel nuovo bollettino mensile di Francoforte. Rispetto alle proiezioni dello scorso marzo, il valore per il 2013 e` stato rivisto leggermente al ribasso per effetto dell`integrazione degli ultimi dati sul Pil, mentre il valore per il 2014 evidenzia una lieve revisione al rialzo.

Nel suo bollettino mensile, la Bce `esprime soddisfazione per i progressi compiuti` dai governi dell`Eurozona in campo di `risanamento delle finanze pubbliche e riforme strutturali`. `E` essenziale che i paesi dell`area dell`euro non vanifichino gli sforzi profusi per ridurre i disavanzi di bilancio`, prosegue Francoforte, `a tale riguardo il Consiglio Direttivo ritiene molto importante che eventuali decisioni del Consiglio dell`Ue di prorogare le scadenze per la correzione dei disavanzi eccessivi restino limitate a circostanze eccezionali`.

Le pressioni di fondo sui prezzi nell`area Euro resteranno `contenute nel medio periodo`. E` quanto si legge nel bollettino della Bce, secondo cui `la dinamica monetaria e in particolare quella del credito rimangono moderate` e le aspettative d`inflazione `saldamente ancorate`, `in linea con l`obiettivo di mantenere i tassi di inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2 per cento`. `L`orientamento accomodante della politica monetaria, unitamente ai significativi miglioramenti osservati nei mercati finanziari dalla meta` del 2012, dovrebbe - afferma la Bce - contribuire a favorire prospettive di ripresa economica nel prosieguo dell`anno`.

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