LA MASSONERIA OPERATIVA NEL MEDIOEVO RUMENO

LA MASSONERIA OPERATIVA NEL MEDIOEVO RUMENO

Bucarest, 17 agosto 2023. Di  Antoniu Martin, storico e analista politico

Relativamente molto fu scritto nell’Occidente sull'importanza delle corporazioni (gilde) artigiane medievali – in effetti della Massoneria operativa.

Nell' Europa occidentale le prime forme di organizzazione artigianale risalgono al XII secolo, quando nacquero le prime confraternite che raggruppavano sia artigiani laici che artigiani ecclesiastici. Gradualmente, esse diventano comunità di mestieri ben articolate, ottenendo privilegi: esenzioni fiscali, libertà di movimento.

Secondo alcuni manoscritti medievali la massoneria operativa era associata alla geometria, risalente alla creazione del mondo e che aveva accompagnato l'umanità nella sua evoluzione.

Si può ritenere che il ruolo principale della massoneria medievale consistesse nell'espressione del linguaggio simbolico nell’architettura.

I muratori operativi, consapevoli dell'importanza delle opere realizzate, hanno immaginato l'universo come un immenso sito architettonico.

Nello spazio romeno, l'attività delle corporazioni artigiane è attestata dal XIV secolo, quando esse si manifestarono come organizzazioni complesse, profondamente coinvolte nella vita delle comunità di cui facevano parte.

Nel caso della Transilvania, come in tutta Europa, gli apprendisti e i compagni dovevano assumere una rigorosa disciplina, gli obblighi e i privilegi oscillavano da una corporazione all'altra, a seconda del mestiere che esercitavano.

Ad esempio, nel caso di alcune corporazioni in questo spazio, gli apprendisti e i compagni non potevano partecipare alle cerimonie dedicate ai patroni spirituali delle corporazioni di appartenenza, privilegio riservato esclusivamente ai maestri.

Come nelle corporazioni dell'Europa occidentale, il periodo di apprendistato nelle corporazioni della Transilvania era relativamente lungo e comportava obbedienza e privazioni.

Il passaggio da apprendisti a compagni avveniva in cerimonie, terminando con un pasto offerto da chi saliva un gradino professionale.

Per passare da compagno a maestro, il membro doveva intraprendere un viaggio di studio in altre città, che poteva durare anni. Dopo questo viaggio, il compagno presentava ai maestri la sua opera o il suo "capolavoro", offrendo un banchetto in onore del momento solenne. Con l'elevazione al rango di maestro, costui divenne anche cittadino della città.

Alla fine del XVI secolo, nella regione della Transilvania si cristallizzarono le unioni delle corporazioni che esercitavano la stessa professione - a Brașov, Sibiu, Sighisoara.

Si potrebbe identificare un prolifico scambio di idee ed esperienze con organizzazioni simili in Occidente.

Possiamo affermare, a questo punto della ricerca, che fin dal periodo della massoneria operativa, fin dal funzionamento delle corporazioni artigiane, lo spazio romeno è stato collegato da molti punti di vista alle realtà dell'Europa occidentale e centrale. E per mezzo della massoneria operativa, si è cristallizzata ed evoluta nell'area citata la fede nella libertà della persona e nella meritocrazia, due dei valori che la modernità imporrà in tutta Europa.