L`agricoltura e il possibile effetto nanismo

``Il governo costringe il settore agricolo al nanismo``. Lo sottolinea Confagricoltura che stigmatizza la norma contenuta nel ddl Stabilita` che, dall`1 gennaio 2013, esclude per le societa` in agricoltura la possibilita` di determinare il reddito su base catastale piuttosto che a bilancio.

``Abbiamo sempre ritenuto importante che ci fosse questa opzione per non legare la tassazione alla forma di organizzazione giuridica dell`attivita` economica - osserva Confagricoltura - . La penalizzazione delle societa` non fa bene alla crescita del settore e rende piu` difficili moderne forme di aggregazione, in cui il capitale ha un ruolo rilevante, attraverso le quali si potrebbero superare gli attuali ritardi strutturali della nostra agricoltura``.

``E` una disposizione assolutamente in controtendenza - aggiunge Confagricoltura -. In un momento in cui si vanno a definire norme che devono essere un volano per la crescita, per l` agricoltura, invece, si vara una disposizione che, di fatto, punisce il processo di modernizzazione e frena la nascita di nuove imprese, in chiaro contrasto con i principi della libera iniziativa economica``.

``Se la norma dovesse entrare in vigore, tra l`altro - conclude l`Organizzazione degli imprenditori agricoli - le societa` in essere si troverebbero costrette a dover modificare il proprio ordinamento giuridico in tempi estremamente ristretti``.

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