Le banche australiane alzano i tassi nonostante i super-profitti

C`è aria di rivolta in Australia contro le quattro grandi banche del Paese, che, nonostante i profitti record, hanno per la prima volta alzato i tassi di interesse anche dopo che la riunione mensile del board della Banca centrale aveva lasciato immutato il tasso ufficiale cash. Intanto due di loro, Australia and New Zealand Banking Group (Anz) e Westpac, annunciano che entro il 2012 taglieranno rispettivamente 1.000 e 560 posti di lavoro, mentre molti altri saranno trasferiti in India e nelle Filippine.

Il governo laburista esorta i mutuatari a cercare migliore trattamento da istituti minori, mentre il sindacato del settore finanziario Fsu minaccia vaste agitazioni e avverte che «di questo passo perderemo 10 mila posti di lavoro nei prossimi 18 mesi».
«Non si può accettare che questo avvenga in un settore che in un anno ha registrato profitti per 24 miliardi di dollari (15,6 miliardi di euro)», ha detto il segretario nazionale Leon Carter. «Alla resa dei conti le banche sono interessate solo a fare più soldi. È necessaria un`azione molto più incisiva dai governi federale e statali nel settore», ha aggiunto. Secondo il ministro del Tesoro, Wayne Swan, «le banche con profitti molto, molto alti dovrebbero lavorare per i propri clienti, non per gli azionisti. È necessaria una concorrenza veramente accesa».
E il deputato dei Verdi Adam Bandt ha chiesto un vertice immediato sull`occupazione nel settore, esortando il governo a riunire le grandi banche attorno a un tavolo «per elaborare un piano che assicuri che i posti di lavoro non siano sacrificati sull`altare di profitti eccessivi». «Le banche sono fuori controllo, ricevono supporto pubblico quando i tempi sono duri, ma accumulano profitti enormi e quindi abbattono la propria forza lavoro», ha detto Bandt.
Le quattro grandi banche, che insieme impiegano in Australia circa 40 mila persone, hanno citato i più alti costi di finanziamento dall`estero per giustificare gli aumenti di tassi. La maggiore erogatrice di mutui per la casa, Commonwealth Bank, ha aumentato il tasso ipotecario variabile di 10 punti base, Westpac di 10 punti, National Australia Bank di nove e Anz di sei.
 
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