Niente di buono sul fronte Pil. Ma è un problema anche dei nostri cugini

Brutte notizie, ancora una volta, sul fronte economico nostrano. Nel primo trimestre del 2013, il Pil italiano ha segnato una contrazione dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti e del 2,3% rispetto allo stesso periodo del 2012. Lo ha reso noto l`Istat. La variazione acquisita per il quest`anno e` pari a -1,5%. Il calo congiunturale segnato dal Pil nel primo trimestre del 2013 e` il settimo consecutivo, segnala l`Istat sottolineando che si tratta della peggior striscia negativa dall`inizio delle serie storiche. `Il calo congiunturale`, si legge in una nota dell`istituto di statistica ripresa da Agi, `e` la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nei comparti dell`industria e dei servizi e di un aumento nel settore dell`agricoltura. Il primo trimestre del 2013 ha avuto lo stesso numero di giornate lavorative del trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al primo trimestre del 2012. Nel confronto con il trimestre precedente, il Pil e` aumentato dello 0,6% negli Stati Uniti e dello 0,3% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si e` registrata una crescita dell`1,8% negli Stati Uniti e dello 0,6% nel Regno Unito. Che si tratti sicuramente di un problema congiunturale (anche se sarebbe meglio dire principalmente europeo) lo si capisce anche da altri dati che riguardano i nostri vicini di casa, i cugini francesi. La Francia e` entrata in recessione, dopo che nel primo trimestre del 2013 il Pil ha subito una contrazione dello 0,2%. Lo ha reso noto l`Ufficio nazionale di statistica (Insee). L`ultimo quadrimestre del 2012 aveva registrato un analogo calo del Pil e la recessione tecnicamente avviene dopo due trimestri negativi di fila. E la cosa davvero triste è che di questi tempi la consolazione più grande risiede nel mal comune.

Niente di buono sul fronte Pil. Ma è un problema anche dei nostri cugini