San Raffaele, chiesto il sequestro dei beni imputati

La fondazione San Raffaele in concordato preventivo e i commissari giudiziari, parte civile nell`udienza preliminare davanti al gup di Milano, Maria Cristina Mannocci, per il caso S.Raffaele, nel corso della discussione ha chiesto il sequestro conservativo dei beni di tutti gli imputati, tra i quali l`imprenditore Pierangelo Daccò.

Terminata la discussione della parte civile, seguirà l`audizione dell`imprenditore Giovanni Luca Giammarchi, indagato nell`ambito dell`inchiesta sul dissesto finanziario del gruppo ospedaliero.

La difesa di Pierangelo Daccò, l`imprenditore in carcere e imputato insieme ad altri sei davanti al gup di Milano Maria Cristina Mannocci per il caso del San Raffaele, ha chiesto la nullità della richiesta di rinvio a giudizio nei confronti del suo assistito perchè in seguito alla chiusura delle indagini aveva formalmente richiesto l`interrogatorio dell`imputato che, ha argomentato il legale Giampiero Biancolella, non è stato disposto. Il gup è ora in camera di consiglio per decidere sull`eccezione.

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