LA CISL DI SBARRA E' FUORI DAL FRONTE SINDACALE.

LA CISL DI SBARRA E' FUORI DAL FRONTE SINDACALE.

Redazione, 11 dicembre 2021.

Luigi Sbarra, Segretario CISL, si dichiara contrario allo sciopero indetto per il prossimo 16 dicembre e si defila.

“La Cisl considera sbagliato ricorrere allo sciopero generale e radicalizzare il conflitto in un momento tanto delicato per il Paese, ancora impegnato ad affrontare una pandemia che non molla la presa e teso a consolidare i segnali positivi di una ripresa economica e produttiva che necessita di uno sforzo comune per essere resa strutturale.

Tanto più considerati i rilevanti passi avanti fatti nell’ultimo mese sui contenuti della legge di bilancio.

Risultati che valutiamo in modo positivo e che garantiscono avanzamenti su riduzione delle tasse ai lavoratori e pensionati, risorse per gli ammortizzatori sociali e contratti di espansione, maggiori stanziamenti per la sanità, importanti risorse per non autosufficienza, pubblico impiego, assegno unico per i figli, uniti all’ impegno forte assunto dal Governo di aprire al più presto un confronto con il sindacato sulle rigidità della Legge Fornero e di accelerare la riforma fiscale.

Interrogato sulla spaccatura del Fronte Sindacale, Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, ha tirato dritto, precisando “In questo Paese non c’è un sindacato unico, c’è un sindacato unitario.

Ci sono sensibilità, storie e tradizioni diverse e ognuno merita rispetto per le proprie posizioni”.

«Pertanto, avendo ricevuto dai propri rispettivi organismi il mandato pieno a dare continuità alla mobilitazione, le Segreterie confederali nazionali di Cgil e Uil hanno proclamato lo sciopero generale di 8 ore per il prossimo 16 dicembre, con manifestazione nazionale a Roma e con il contemporaneo svolgimento di analoghe e interconnesse iniziative interregionali in altre 4 città».

Il Garante "cancella", o vorrebbe cancellare,  lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per il 16 dicembre in quanto non rispetterebbe il "preavviso necessario" per i servizi pubblici essenziali.

Ma, pare che  i due sindacati  abbiano confermato la data fissata.