SHOPPING INDUSTRIALE A DANNO DELL`ITALIA. NEL 2020, RISPETTO AL 2019: + 310,8%!

Giannina Puddu - 18 marzo 2021 Il nostro Governo  introduce nuove leggi per respingere gli attacchi stranieri al nostro PATRIMONIO INDUSTRIALE. 

SHOPPING INDUSTRIALE A DANNO DELL`ITALIA. NEL 2020, RISPETTO AL 2019: + 310,8%!

Poi, però ne respinge solo uno su 37 procedimenti + 2 avviati nel 2019 e su 341 notifiche pervenute, nel 2020, al Gruppo di coordinamento Interministeriale per l`Esercizio di Poteri Speciali. 

Tale Gruppo agisce sotto il controllo della Presidenza Del Consiglio dei Ministri.

Per capire chi ne faccia parte, si legge nel  DPCM - 6 agosto 2014, a firma del Sottosegretario di Stato alla Presidenza  Del Consiglio dei Ministri  Dott. Graziano Delrio. 

3. In attuazione dell`articolo 2, comma 2, lettera b), del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 35 del 2014 e dell`articolo 2, comma 2, lettera b), del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 86 del 2014,  gli Uffici responsabili delle attività di competenza dei Ministeri:

  • degli affari esteri; Nel 2020 Luigi Di Maio (5Stelle)
  • della difesa; nel 2020 Lorenzo Guerini (PARTITO DEMOCRATICO)
  • dell`economia e delle finanze; nel 2020 Roberto Gualtieri (PARTITO DEMOCRATICO)
  • delle infrastrutture e dei trasporti; nel 2020 Paola De Micheli (PARTITO DEMOCRATICO)
  • dell`interno; nel 2020 Luciana Lamorgese - dirigente pubblico
  • dello sviluppo economico; nel 2020 Stefano Patuanelli (5Stelle)

Cosa hanno fatto?

Nel 2020, hanno respinto un attacco. Nel 2019, le notifiche pervenute erano state 83. Nel 2020 341!

L`incremento del grado di AGGRESSIONE ALL`ECONOMIA NAZIONALE è stato nel 2020, rispetto al 2019, pari a + 310,8%!

Il COPASIR fornisce, al Governo, ogni indicazione utile per gli interventi, evidenziando, in modo chiarissimo, l`assoluto pericolo e la grande urgenza. Il Governo non pare avere risposto con altrettanta efficienza.

Sul sito del COPASIR, si trova la relazione al Parlamento 2020 - Rapporto annuale del Comparto Intelligence.

IL GOLDEN POWER NEL 2020

Tra l`altro, si legge:

`L’esigenza di assicurare ogni possibile tutela agli assetti strategici nazionali ha indotto il Governo a operare, dopo gli aggiornamenti del 2019, nuovi, mirati interventi normativi intesi a rafforzare il dispositivo.

Sul piano legislativo, il riferimento è alle modifiche al D.L. n. 21/2012 introdotte dagli artt. 15 e 16 del D.L. 8 aprile 2020, n. 23 – convertito, con modificazioni, dalla Legge 5 giugno 2020, n. 40 (cd. Decreto “Liquidità”) – che hanno ampliato gli strumenti a disposizione del decisore politico per contrastare il rischio di acquisizioni predatorie od opportunistiche di aziende e di asset strategici per il Paese da parte di investitori esteri.

Tra le principali novità apportate dal decreto si segnala, in particolare, l’introduzione di un regime temporaneo, che ha esteso (inizialmente fino al 31 dicembre 2020, poi fino al 30 giugno 2021) l’ambito di applicazione della disciplina Golden Power rispetto al regime ordinario (ad es. sottoponendo a scrutinio anche gli acquisti, da parte di investitori europei, di partecipazioni di controllo in società che detengono asset di rilevanza strategica).

Inoltre, il Legislatore ha previsto, inter alia: il rafforzamento della tutela Golden Power nell’ambito finanziario (incluso quello creditizio e assicurativo); l’introduzione di norme che prevedono e disciplinano il potere della Presidenza del Consiglio di avviare d’ufficio il procedimento per l’esercizio dei poteri speciali, nei casi in cui sia stata accertata una violazione dell’obbligo di notifica; in tema 5G, l’inserimento, tra i criteri guida dello scrutinio operato ai sensi dell’art. 1-bis, D.L. n. 21/2012, di un riferimento esplicito ai principi e agli indirizzi elaborati a livello internazionale e dell’Unione europea.

Sul piano regolamentare, sono stati varati, tra l’altro, il nuovo decreto attuativo dell’art. 2, comma 1, del D.L. 21/2012 (DPCM 23 dicembre 2020, n. 180, sostitutivo del DPR 85/2014), nonché il DPCM attuativo dell’art. 2, comma 1-ter del D.L. 21/2012 (DPCM 18 dicembre 2020, n. 179).

Particolare attenzione, al riguardo, è stata rivolta alla tutela degli attivi di rilevanza strategica nel settore finanziario, creditizio e assicurativo, in quello del trattamento e dell’archiviazione dei dati, nonché dell’accesso e controllo di dati e informazioni sensibili, avendo a mente l’esigenza di adeguare le strategie di risposta all’evoluzione della minaccia (richiamata anche dal Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica nella Relazione del 12 dicembre 2019 “sulle politiche e gli strumenti per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica, a tutela dei cittadini, delle istituzioni, delle infrastrutture critiche e delle imprese di interesse strategico nazionale”).

L’estensione del perimetro di tutela ha concorso ad incrementare il numero delle notifiche pervenute al Gruppo di Coordinamento interministeriale operante a Palazzo Chigi, più che quadruplicate rispetto al 2019 (fig. A).

L’unica decisione di veto rispetto alle operazioni notificate ha riguardato l’ambito del 5G; in un’ottica di mitigazione dei rischi, invece, si è fatto perno sull’imposizione di prescrizioni/condizioni in 37 procedimenti, più 2, avviati nel 2019 e conclusi nel 2020 (figg. B e C).`