SOLO OMBRE... NON PIU' LUCI E OMBRE.

SOLO OMBRE...  NON PIU' LUCI E OMBRE.

Milano, 19 agosto 2023. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari.

Piu' che dagli USA, lo storno in atto, inizia questa volta e parte dalla Cina e da Hong Kong (per le solite news su gravi difficoltà nell' immobiliare) anche se si sta svolgendo lentamente, vuoi per sostegni sparsi quà e là dalle banche centrali e non solo, ma per i rarefatti scambi agostani.
Teniamo presente che, in particolare, questa ultima settimana è stata influenzata dalle scadenze tecniche di agosto, quelle delle "tre streghe", dove peraltro, sia le opzioni put che call si sono azzerate e soprattutto compensate, producendo ben poche sistemazioni.
Ma un brusco risveglio ci attende fin dal prossimo mese, quando emergeranno dati, con sempre meno luci ed ombre, come accaduto in primavera ed estate, e più, queste ultime, anticipatrici di una recessione mondiale fra l' autunno e l' inverno 2023/2024.
Certo fra il secondo e terzo trimestre del prossimo anno, la FED dovrà pur iniziare a tagliare i tassi, seguita poi con "decalage" di qualche mese, dalla BCE.
Per motivi diversi anticiperanno o posticiperanno le varie la BOE (Bank of England) e la BOJ ( Bank of Japan)....e fuori concorso la Banca Cinese.
La fase acuta di questa crisi dei mercati USA quindi potrà avverarsi  fra l' autunno del 2023 (quarto trimestre)  e inverno  del 2024 (primo trimestre) ed a seguire di 3 mesi circa per quelli Europei.
Proviamo a concentrarci sul più utilizzato SP500, che a breve termine potrebbe anche rimanere confinato in un range compreso fra 4050 e 4150 circa largo. Uscire soprattutto dai bancari, tecnologici ed utilities.
Ultima chiamata invece  per i Treasury a 2 anni con dollaro acquistato prima, oscillante (1,0850/1,1050) in area appunto 1,10 contro euro.
FTSEMIB 
Come sempre il nostro bancocentrico FTSE MIB, si comporta come primo della classe o ...ultimo! Non ci sono mezze misure.
Comunque, pur con tutte le attenuanti del caso, come quelle descritte  nella risposta precedente, piano piano, e ritornato finanche nell' intraday di venerdì, sui 27500/600, ben due volte, formando un bel doppio minimo, comunque "sporcato" dalla scadenza opzioni e derivati di Agosto.
Il prossimo obiettivo di breve potrebbe essere proprio quei 26500/600, nuovi supporti e vecchie resistenze, su cui potrebbe sostare "flirtando" proprio con gli attuali livelli.
Poi però, a medio termine, ci attenderà un autunno 2023 e sopratutto un inverno e primavera 2024, particolarmente difficili e molto volatili.
Forse sara' il momento per fare un piu' deciso stock piking.
ENI
Prudenza nell' attendere il giusto momento per fare appunto od iniziare a fare un sano stock piking.
A maggior ragione, ma potrebbe anche essere una guida ed un vantaggio per i naviganti, per ENI, l' unico titolo dei nostri petroliferi che merita attenzione. Saipem compreso. Troppo volatile, ne abbiamo già ampiamente scritto.
Sappiamo ormai che il petrolio wti, a sua volta influenzato anche dal dollaro, si muove in un range ben definito, tendendo statisticamente a salire, ma fra 70/72 e 80/82, dove ora staziona.
Se dovesse ridiscendere, verso i supporti ormai statici di 70/72, allora potrebbe essere opportuno iniziare ad accumulare od acquistare, a seconda disponibilità  e propensioni al rischio, ENI, in area, più consona, 13,50/60. Ma sempre coprendo con vendita di opzioni call Dicembre strike 14. 
ENEL&Terna
Come scritto e risposto anche in passato, non vediamo l' utilità di investire sulle "utilities", normalmente acquistate dal retail, per il pur ottimo dividendo, visto che esistono molti titoli azionari e di stato che rendono in egual misura e non hanno rischi, soprattutto questi ultimi, di perdite di capitale.
Del resto le utilities hanno ben poche oscillazioni, ma se dovessimo proprio scegliere fra le due, sceglieremmo ENEL, per le buone recenti performances, limitate pero' agli ultimi 12 mesi.
Ma proprio per questo...molta attenzione e copertura tassativa con vendita di call.