Un nuovo piano industriale per MPS

«Il nuovo piano industriale? Ci iniziamo a lavorare adesso per essere pronti col nuovo consiglio». Lo ha detto Fabrizio Viola, direttore generale di Banca Mps, parlando coi giornalisti a margine dell`assemblea dei soci che si e tenuta questa mattina. «Il cambio di management comporta anche una diversa previsione su metodologia, obiettivi, strumenti.

Il dottor Viola eserciterà la sua capacità ruolo e responsabilità di direzione per arrivare alla revisione che più gli sembra aggradi il mercato e gli azionisti», ha commentato il presidente Giuseppe Mussari sull`attività di Viola, sulla cui possibile cooptazione nel cda al posto del dimissionario Francesco Gaetano Caltagirone ha aggiunto: «Non abbiamo fatto una riflessione rispetto a questo. Il prossimo consiglio dovrà decidere come gestire la vicenda, anche alla luce della durata residua del consiglio medesimo».
A Mussari è stato anche chiesto un commento su quanto detto nell`audizione al Senato dal direttore generale della Banca d`Italia Fabrizio Saccomanni, che ha definito «incoraggianti» i piani presentati dalle quattro banche a cui l`Eba ha chiesto rafforzamenti patrimoniali e ha spiegato che Bankitalia «seguirà la raccomandazione dell`Eba con la flessibilità richiesta dall`evoluzione delle condizioni di mercato e consentita dagli sviluppi dei negoziati europei su questo tema». Il presidente di Banca Mps, che ne aveva già parlato in assemblea, ha risposto: «Le audizioni di Saccomanni non si commentano, se ne traggono spunti. Sapete come la penso: la questione c`è, bisogna affrontarla, è giusto che chi deve affrontarla nella relazione con l`autorità di vigilanza lo faccia serenamente, giocando tute le sue carte e facendo valere tutte le ragioni». A Viola è stato chiesto se sono previsti eventuali interventi sul personale. «Al momento stiamo confermando linee previste nel piano industriale - ha risposto il direttore generale -. Non parlerei di tagli. Conoscete quello che è stato inserito nel piano industriale, il mio obiettivo è confermarlo. Bisogna verificarne la realizzabilità ed eventuali modifiche, alla luce dello scenario nuovo che si è venuto a creare».
 
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