Adusbef denuncia il `dramma` di chi fa un mutuo nel Belpaese

Nel nostro paese i mutuatari pagano anche 14 mila euro in piu` rispetto agli altri paesi di Eurolandia.

La Bce ritocca il tasso dello 0,25 per cento, ma poco si avvantaggeranno i mutuatari italiani: l`euribor torna a scendere e nei mutui variabili di recente accensione il tasso applicato e` per oltre due terzi costituito dallo spread. I mutuatari italiani pagano comunque un tasso superiore dell`1,16% rispetto ai cittadini di Eurolandia: + 14 mila euro rispetto agli altri paesi dell`eurozona per un mutuo di 100mila euro a 20 anni. Lo spiega un comunicato di Adusbef e Federconsumatori.

La Bce - si legge - ha deciso di ritoccare il tasso di riferimento dello 0,25 portandolo allo 0,50per cento, anche alla luce della bassa inflazione di Eurolandia (+1,7%).E` chiaro che, dati i livelli prossimi allo zero, la manovra ha sempre minor effetto reale sui tassi correnti. L`ultimo intervento di BCE risale al luglio 2012.

Mentre per i mutui parametrati al tasso BCE (sono solo il 2 per cento del totale) la ripercussione sara` automatica, la ripercussione su mutui e prestiti a tasso variabile parametrati all`euribor, non sara` certamente della stessa entita`, dal momento che i livelli dell`euribor sono gia` bassissimi.

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