Crisi, operaio o imprenditore? Il budget non fa molta differenza

Nel 2011, circa 1.100 euro separano la spesa media mensile delle famiglie di operai (2.430 euro) da quella delle famiglie di imprenditori e liberi professionisti (3.523 euro). E` quanto emerge dai dati Istat sui consumi delle famiglie.

La spesa media scende a 1.906 euro mensili per le famiglie con a capo un disoccupato, una casalinga o una persona in altra condizione non professionale (esclusi i ritirati dal lavoro, le cui famiglie spendono in media 2.139 euro).

Vincoli di bilancio e stili di vita determinano anche una diversa composizione della spesa familiare. In generale, le famiglie con i livelli di spesa piu` bassi (famiglie di anziani, famiglie con a capo una persona esclusa dal mercato del lavoro, sia essa ritirata o in altra condizione non professionale) destinano una quota piu` elevata della loro spesa totale a beni di prima necessita`, come abitazione e alimentari: ad esempio, le spese per alimentari, abitazione, combustibili ed energia e arredamenti rappresentano il 63,1% della spesa totale per le famiglie con a capo una persona in altra condizione non professionale e il 75,2% tra gli anziani soli.

Nel caso degli anziani, tra le spese incomprimibili devono essere incluse anche quelle sanitarie, che rappresentano un ulteriore 4,8% nel caso di persone sole e il 5,6% nel caso di coppie; d`altra parte, la presenza di figli comporta, come e` ovvio, quote elevate di spesa per l`istruzione e il tempo libero (il 6,9% nel caso i figli siano tre o piu`).

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