Ecco come il fisco italiano penalizza la nostra ricerca

Medie imprese italiane piu` vessate dal fisco rispetto a quelle dei principali competitors europei.

I dati che emergono dal Rapporto sulle `Medie imprese in Europa`` realizzato da Confindustria, R&S Mediobanca ed Unioncamere in Italia, Francia, Germania e Spagna parlano chiaro: mentre il trattamento fiscale applicato a medi imprenditori francesi e spagnoli e` omogeneo, con una tax rate al 24% circa, e risulta leggermente piu` elevato in Germania (27%), il sistema fiscale italiano e` molto piu` penalizzante per le nostre medie imprese, soggette a una tax rate media del 38%. Con ripercussioni negative direttamente per il patrimonio delle stesse imprese.

Lo studio evidenzia infatti che se per ipotesi nell`ultimo decennio le medie imprese italiane avessero avuto una tassazione piu` favorevole, ad esempio come quella gia` applicata alle grandi imprese, oggi la loro solidita` patrimoniale sarebbe sostanzialmente paragonabile a quella delle imprese tedesche che registrano il 78% di investment grade.

Nel Report presentato questa mattina a Milano, Confindustria, R&S Mediobanca ed Unioncamere si soffermano anche sui settori produttivi piu` profittevoli dei paesi piu` industrializzati d`Europa: cosi`, se in Germania e` la meccanica a prevalere (45,3% del totale del fatturato dell`industria tedesca), l`Italia segna a livello europeo la maggiore quota nei beni per la persona e la casa (21,3%) anche se nel Belpaese prevale comunque l`industria meccanica (31,4%). In Spagna, invece, e` l`alimentare il settore piu` rappresentativo e` l`alimentare (31,3%) cosi` come in Francia (30,2%). Quanto, poi al valore aggiunto, ossia l`indicatore che misura la ricchezza prodotta, il contributo delle attivita` meccaniche e` quello piu` evidente in tutti i quattro Paesi presi in esame, raggiungendo il 51% in Germania, il 38% in Italia, il 35% in Francia e ukl 29% in Spagna. A voler invece prendere in considerazione i dati economici, l`analisi effettutata da Confindustria, R&S Mediobanca ed Unioncamere conferma che le imprese tedesche sono prime per produttivita`, quelle italiane e spagnole per profittabilita`, con il costo del lavoro pro-capite piu` elevato in Germania dove le medie imprese spendono circa 46.700 euro l`anno per addetto contro il 39.600 euro delle aziende italiane.

Infine uno sguardo sulla localizzazione geografica: il 40% delle medie imprese italiane e` attivo nel Nord-Ovest, il 38% del Nord-Est. Le regioni che sotto questo profilo fanno la parte del leone sono Lombardia (con il 31% delle medie imprese italiane), Veneto (18%), ed Emilia Romagna (14%), mentre il tasso di medie imprese si dirada notevolmente nel Mezzogiorno e nelle Isole.

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