GIOCO TROPPO PERICOLOSO....

GIOCO TROPPO PERICOLOSO....

Milano, 11 febbraio 2023. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari.

Continua, per lo meno da inizio anno, questo movimento ad elastico, più accentuato sui mercati Europei ed in particolare sul nostro listino, che sugli USA ed Asia, dominati invece dai tassi, il relativo differenziale fra le due sponde dell' Atlantico.
Oltre che i dati sul lavoro e l' inflazione.
La vera cartina di tornasole sarà quando avremo, a breve, delle anticipazioni globali sull' intero anno 2022, e soprattutto sui dati societari del primo trimestre 2023.
Questi dati influenzeranno di certo l' inflazione attesa, il relativo movimento dei tassi dopo i primi due del 2023, visti in gennaio e sicuramente.... il mese prossimo.
Temiamo questa volta una brutta frenata, che abbasserà un poco l' 'inflazione, ma porterà ad influenzare  il dato sul lavoro, facendo entrare tecnicamente gli USA in fase recessiva e di stagnazione della produzione ed i consumi.
"Stagflazione"!
Anche se l' inflazione scenderà un poco, talmente poco da non poter, per contro, arrivare ad iniziare ad abbassare i tassi.
Se l' Europa dovesse dopo Marzo, poiché in questa data, è confermato un ulteriore rialzo, pare di altri 0,50%, continuare questo trend rialzista   strangolerebbe ancor di più la propria economia, molto più influenzata da inflazione, dovuta in più ai prezzi energetici, da cui dipende, molto più che negli USA.
Che addirittura sono esportatori.
Qui temiamo molto più una stagflazione,  sopratutto per Germania ed Italia, paesi esportatori per eccellenza.
Che dovrebbero fare i conti anche con un euro molto, troppo forte, giunto anche nelle scorse sedute in area 1,10 contro dollaro.  
Quindi area compresa a breve termine  fra 32000/32500 di Dow, 3800/3850 di SP500 e fin  anche fra 10200/300 e 10500/600 del molto più volatile NASDAQ.
Per quanto espresso poco sopra, dopo Marzo 2023  dipenderà molto da fattori tecnico economici  già esposti, oltre che da Pandemia&Guerra, che ancora.... non ci lasciano.
FTSEMIB
Qui è ormai più di un mese che vediamo concretamente il nostro FTSE MIB andare sempre più su, fino a sfiorare i massimi addirittura degli ultimi 5anni (e quindi anche i massimi assoluti).
Abbiamo dato più volte una spiegazione tecnica, ma anche fatta di emotività e se vogliamo di fragilità psicologica di chi opera, in questo piccolo mercato...
Dopo aver testato area tecnica supportale  per ben tre volte (la seconda con minimo inferiore, la terza invece superiore ) negli ultimi 5 anni, ah si, se vogliamo, centrato in pieno i minimi di 16000/16500.
Ma dopo la seconda volta, doppio minimo ascendente, ha fortemente rimbalzato per poi ritornare però sui propri passi  e testando area 20000 /20500.
Da qui, da dove si sarebbero dovute completare più che le onde di Elliot, la sequenza del Fibonacci, o successione dei numeri  del Fibonacci.
Ma il tutto fu vanificato, dall' inizio autunno 2022 da un comportamento  molto anomalo del nostro indice principale.
L' abbiamo già più volte spiegato, anche direttamente, ai nostri attenti lettori.
Mano a mano che il FTSEMIB saliva, si ingrossava la schiera degli shortisti, soprattutto sul future, ma anche sulle opzioni ed i titoli principali.
Tenendo sempre d' occhio il Dow e lo SP500, che rimaneva però  nel peggiore dei casi sempre  neutro o positivo.
La speculazione più fragile e dell' ' ultima ora, che non voleva esercitare lo stop loss, si spaventava, attendeva troppo e poi chiudeva gli stop saltati, alimentando, con acquisti frettolosi al meglio (cioè al peggio!) a sua volta il corso dell' indice.
E via di questo passo, come quando si perdeva al Casinò, e la posta veniva raddoppiata o si scommetteva a leva, con lo stesso risultato precedente, gonfiato magari di chi si accodava  ...per non perdere il treno.( Sic!)
Così, temiamo, anche qualche fondo, giustamente molto scarico, che ne approfittava per mettersi, pericolosamente, in posizione ribassista, più verosimilmente  con l' ausilio delle opzioni, ci auguriamo almeno con il sottostante titolo o future.
Ora sta diventando un gioco troppo pericoloso, che alcuni nostri lettori abbonati stanno cavalcando, ma assistiti da professionisti e coperti da alcuni altri assett "contrarian" come uno per tutti il dollaro, e anche in trading il petrolio ed il Silver ed altri ancora.
Della serie" l' elastico più lo si tira e più, se si rompe...fa male"!
Intesa&Unicredit
I primi due della classe, Intesa ed Unicredit, insieme ad ENI, stanno tirando il gruppo ed il collo, agli scopertisti "naked", nudi, cioè senza titoli.
I nostri abbonati che sono short di future, sono invece ancora in parte long su dette Big Cap ed un paio di altre che performano molto meglio dello stesso future (fino a 3/4 volte).
Sugli strappi come quelli di Giovedi e Venerdì in apertura, alleggeriscono a "piramide rovesciata" vendendo e contemporaneamente chiudendo l'operazione con la stessa modalità,  acquistando contratti di future.
Il differenziale è quasi sempre quindi in forte utile.
È evidente che la raccomandazione per Intesa ed Unicredit giunti dopo le resistenze di 2,35/40 per Intesa e 17,80/18,20 per UniCredit, sono ora rispettivamente 2,50/55 e 18,80/19,20, livelli su cui per entrambe prenderemmo sicuramente profitto.
Per Intesa una parte potrebbe essere venduta anche con opzioni Call Giugno strike 2,50/60.
Stellantis&Ferrari
Un altra BIG CAP rimasta un po' indietro, Stellantis.
Va indubbiamente alleggerita ma solo con parziale vendita opzioni Call prima su  Giugno su strike 16 e  poi, su ulteriore strappo ed allungo oltre i 16, a  Settembre  su strike 18 rispettivamente.
Ferrari, che da un paio di anni e più Moda made in Italy che Automotive, sta più beneficiando del risveglio di detto primo  settore che subendo la relativa stabilità o leggera pesantezza del secondo, tranne rare  eccezioni, come Stellantis.
Non subisce più, infatti, anche il comportamento della componente sportiva dalla  Formula 1. 
Non certo quella degli anni d' oro del Cavallino.
Vendere, su multipli, comunque  spaventosi, anche sotto i 250.