IL DOSSIER 1023. SULLA TESTA DI BIDEN PENDONO L'ACCUSA DI CORRUZIONE, L' INCRIMINAZIONE, L'IMPEACHMENT

IL DOSSIER 1023. SULLA TESTA DI BIDEN PENDONO L'ACCUSA DI CORRUZIONE, L' INCRIMINAZIONE, L'IMPEACHMENT

Redazione, 14 giugno 2023.

Le notizie relative ai "traffici" sporchi di Hunter Biden coperto da suo padre Joe al tempo in cui era alla vicepresidenza degli Stati Uniti sono sempre state abbondanti nella stampa estera, non in quella italiana che, come noto, si esprime stretta in un binario a senso unico.

Noi che siamo liberi e per questo fieramente poveri, non abbiamo mai esitato a parlarne e torniamo sul punto giacchè ciò che adesso ribolle in pentola è talmente rilevante che potrebbe farla esplodere e a breve.

Il New York Post è uscito con questo titolo, due giorni fa: Il capo di Burisma nel presunto piano di corruzione di Biden afferma di avere 15 conversazioni registrate con Hunter, 2 con Joe.

Burisma Holdings è una società di proprietà cipriota che esercita la sua attività, prevalentemente in Ucraina.

Si occupa di produzione e vendita di gas naturale e petrolio e coltiva i suoi interessi in Kazakistan, Messico, Italia e Germania.

Un intrico di affari, spesso opachi, che ha coinvolto nella sua gestione personaggi politici di rilievo e persone agganciate per stretta parentela o altri anelli.

Curiosa la presenza, nel suo CDA, di Cofer Black che era stato a capo dell'Antiterrorismo nella CIA, dell'ex Presidente Polacco Aleksander Kwasniewski e di Hunter Biden figlio di Joe all'epoca della sua vicepresidenza americana.

C'era stato un tempo in cui, tra il 2015 e il 2016, il Procuratore ucraino Viktor Shokin scavava seguendo le colpe di Hunter Biden e pareva prossimo alla sua incriminazione per atti di corruzione relativi al suo ruolo in Burisma.

Biden senior fece pressioni sui funzionari del governo ucraino affinché licenziassero il pubblico ministero che stava indagando sulla società e su Hunter e questo pare sia dimostrato dalle e-mail ottenute da La Posta ucraina.

La "pressione" di Joe si era basata sul ricatto del governo ucraino che si era convinto per non perdere un ingente finanziamento stanziato dagli USA e che Joe avrebbe fatto saltare se l'indagine su Hunter fosse andata avanti.

Quindi, l'indagine si fermò e Shokin fu licenziato.

In questi giorni,  l'agricoltore-Senatore americano Chuck Grassley, ormai 89enne, ha fatto esplodere il caso Biden al Senato.

Dal NYP: Chuck Grassley ha fatto l'affermazione sbalorditiva in un discorso in aula al Senato dopo che il direttore dell'FBI Christopher Wray la scorsa settimana ha permesso ai membri del Comitato di supervisione della Camera di vedere un file informatore redatto sull'affermazione che Hunter e l'allora vicepresidente Joe Biden hanno ricevuto $ 5 milioni ciascuno per servire gli interessi del proprietario della Burisma Holdings Mykola Zlochevsky .

Grassley si è riferito al "modulo 1023" affermando in aula che: Al Congresso manca ancora un quadro pieno e completo rispetto a quello che dice realmente quel documento. 

Ecco perché è importante che il documento sia reso pubblico senza redazioni inutili affinché il popolo americano possa vederlo.

Grassley ha accusato l'FBI  di redigere inutilmente relazioni sul tema mentre dovrebbe, più semplicemente e con assoluta trasparenza, pubblicare il dossier 1023 che documenta la corruzione dei Biden.

Incalzando ha detto: Lasciami assistere per motivi di trasparenza.

Il [modulo] 1023 prodotto a quel comitato della Camera ha redatto il riferimento secondo cui il cittadino straniero che avrebbe corrotto Joe e Hunter Biden avrebbe presumibilmente registrazioni audio delle sue conversazioni con loro. Diciassette registrazioni totali.

E, pare che l'FBI ne abbia almeno uno con, dunque, la conferma dell'avvenuta corruzione.

L'intervento di Grassley è potente anche grazie alla credibilità che si è conquistato nella sua lunga vita.

Eletto per la prima volta alla legislatura dello stato dell'Iowa nel 1958, vi ha prestato servizio fino a quando Iowans non lo ha inviato alla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti nel 1974.

Nel 1980, Grassley è stato eletto al Senato degli Stati Uniti, dove ha sviluppato una reputazione di bipartitismo e pragmatismo, da vero contadino saggio dal momento che ha iniziato a coltivare mais e soia in tenera età ed è oggi uno degli unici due agricoltori attivi al Senato.

Il suo approccio alla politica lo ha portato ad avere un punteggio elevato come uno dei legislatori più efficaci e collaborativi del Senato.

Dal suo pulpito  Grassley: Secondo il 1023, il cittadino straniero possiede 15 registrazioni audio di telefonate tra lui e Hunter Biden.

Secondo il 1023, il cittadino straniero possiede due registrazioni audio di telefonate tra lui e l'allora vicepresidente Joe Biden.

Queste registrazioni sarebbero state conservate come una sorta di polizza assicurativa per il cittadino straniero nel caso in cui si fosse trovato in una situazione difficile.

Si tratta di Mykola Zlochevsky (presunto corruttore dei Biden) , che nel 2002 dopo una lunga e prestigiosa carriera politica, insieme a Nikolaj Lysin, aveva  fondato Burisma della quale è tutt'ora il proprietario.

Grassley ha chiuso il suo intervento alzando il tono ed esigendo che  il Dipartimento di Giustizia e l'FBI, finalmente, indaghino per andare a fondo.

Ha sferzato gli uni e gli altri  affermando che Il Dipartimento di Giustizia e l'FBI devono fare il loro lavoro. Non meritano più il beneficio del dubbio.

E, l'accusa di aver lavorato sin qui in modo intollerabile e disonorevole per l'importanza del loro ruolo di controllo che dovrebbe ispirarsi a criteri super-partes, di imparzialità, di trasparenza e di efficienza nel pubblico interesse.

È chiaro che il Dipartimento di Giustizia e l'FBI utilizzeranno ogni risorsa per indagare sul candidato Trump, sul presidente Trump e sull'ex presidente Trump". Sulla base dei fatti noti al Congresso e al pubblico, è chiaro che il Dipartimento di Giustizia e l'FBI non hanno quasi avuto la stessa attenzione laser sulla famiglia Biden.

A questo punto dovranno indagare e Biden è sulla graticola con il rischio di perdere la presidenza secondo l' Art. II, Sezione 4 della Costituzione americana che recita: Il Presidente, il Vicepresidente e tutti gli ufficiali civili degli Stati Uniti saranno rimossi dall'incarico su Impeachment a causa di, e su condanna per, tradimento, corruzione o altri crimini e misfatti.

Su tali premesse, l'indagine pare destinata a produrre un solo risultato, con l'impeachment  di Biden, con l'urgenza di un nuovo Presidente USA e con Trump immensamente soddifatto e riscattato che avrebbe alte probabilità di riprendere la presidenza USA mentre la vice Kamala Harris ne soddisfa pochi per subentrare e durare...

Tale prospettiva ha un forte riverbero geopolitico e un impatto immediato sulla guerra in Ucraina, sull'atteggiamento della NATO, sul potere e sul ruolo di Zelensky prossimo alla totale debacle.

Le voci che si diffonderanno su questa "corruzione" del governo americano ne indeboliranno la reputazione e la spinta anche verso tutti gli Stati che, fin qui, hanno assecondato le richieste di invii di armi all'Ucraina contro la Russia.

E' imbarazzante proseguire un'azione di guerra (non una semplice partita a scacchi...)  che sia stata ispirata e guidata da un "corrotto" (Biden) favorendo un ambiente di "corruttori" (l'ucraina di Burisma), anche avendo uno spesso strato di pelo sullo stomaco.

Possiamo aspettarci un vero ribaltamento della situazione, in USA e in Ucraina innanzitutto,  senza dimenticare che una forte delegazione africana, proprio in questi giorni, visiterà Kiev e Mosca per usare l'arma della diplomazia mettendo a tacere i missili e potrebbe avere successo, grazie all'ormai prossimo e definitivo tramonto di Biden, amante della guerra.