LA CONFUSIONE DEGLI ECONOMISTI CIRCA LE PROSPETTIVE DEI MERCATI

LA CONFUSIONE DEGLI ECONOMISTI CIRCA LE PROSPETTIVE DEI MERCATI

Giannina Puddu, 2 agosto 2023.

Sulle prospettive di Wall Street che poi condiziona almeno tutto il mercato occidentale, si possono leggere aspettative dal segno opposto.

Negli ultimi giorni, a dispetto di chi sta dando quasi per scontata la recessione dell'economia americana, si segnalano dati positivi per l'economia e i mercati statunitensi.

Ieri, il Chief Investment Strategist di Oppenheimer Asset Management, John Stoltzfus, ha osato dichiarare che l'indice S&P 500 potrebbe raggiungere quota 4.900 (!) entro la fine dell'anno.

Mentre, solo l'altro ieri, Michael Wilson di Morgan Stanley, aveva confermato la sua aspettativa pessimistica.

Ci sono, effettivamente, società che hanno avuto buone trimestrali, almeno fin qui e c'è il fenomeno dei tecnologici trascinati in un nuovo rally dalla spinta dell' Intelligenza Artificiale, dei suoi progetti e delle sue promesse.

Scott Chronert, stratega di Citigroup, si è spostato nel campo rialzista e pare credere in un atterraggio morbido dell'economia americana anche se stretta nella tenaglia della FED.

Mentre prima affermava che fosse prossima la correzione dello S&P 500, ha appena scritto ai suoi clienti, invece, che Gli ostacoli a breve termine che avevamo previsto per il terzo trimestre sono ora alle spalle.

Ha fatto retromarcia anche Claudia Sahm che, nel 2019 come dipendente della FED, aveva parlato del suo indicatore per la previsione della recessione negli Stati Uniti.

Si iniziò a parlare della Regola di Sahm.

Ovvero, l'indicatore che rivela che l'economia si sta contraendo quando la media mobile trimestrale del tasso di disoccupazione aumenta di 0,5 punti percentuali rispetto al minimo dei 12 mesi precedenti.

Ciò che è accaduto negli ultimi mesi confuta la sua teoria costringendo anche Sahm a ignorarla e a credere, invece,  nell'atterraggio economico morbido.

Se questo si confermasse anche d'ora in avanti si potrebbe affermare che il duro aumento dei tassi di interesse imposto dal presidente della Fed Jerome Powell riuscirà a contenere l'inflazione senza aumentare il tasso di disoccupazione.

Sahm ha invitato tutti gli economisti come lei all'umiltà.

Certo, l'umiltà è sempre un atteggiamento di grande saggezza, tipico dei veri sapienti.

Chi si applica nello studio, nell'approfondimento con rigore e senza sosta, proprio in questo esercizio si rende conto di percorrere una strada infinita che, senza premiare con la conquista di certezze assolute, invita a continuare nel cammino della ricerca perchè è in questo progredire che si raggiunge il premio.

Anche in queste pagine ed anche nelle ultime settimane, vi abbiamo offerto la testimonianza di economisti e analisti finanziari con pareri diversi o, addirittura opposti, circa il futuro dell'economia USA e occidentale.

Non c'è da scandalizzarsene.

La fase storica che stiamo vivendo è fuori dagli schemi ai quali ci siamo abituati e i vecchi "indicatori" previsionali hanno perso la loro efficacia indeboliti da nuovi fatti che potrebbero mutare l'equilibrio mondiale.