La visione del mondo di Fidelity Worldwide Investment (Part III)

Prosegue da QUI Commenti dei Gestori azionari Amit Lodha, Gestore FF Global Real Asset Securities Fund (GRAS) e FF Global Focus Fund Anche per il 2012 prevedo una perdurante e marcata divergenza tra i tassi di crescita che registreranno i mercati emergenti e quelli dei Paesi sviluppati. Le problematiche legate ai titoli di stato dell`area Euro sono tali per cui le iniziative politiche necessarie per arginare la crisi avranno bisogno di tempo per concretizzarsi.

La visione del mondo di Fidelity Worldwide Investment (Part III)

La risposta della BCE in termini di politica monetaria risulterà determinante, ma ritengo che l`Europa possa assistere a una fase non necessariamente breve di rallentamento della crescita economica. Sono, invece, più ottimista sulle prospettive dell`economia statunitense, in quanto i fondamentali del settore immobiliare iniziano ad apparire più favorevoli. I dati sui nuovi cantieri sembrano fornire segnali di miglioramento rispetto ai minimi e la Federal Reserve ha mantenuto i tassi di interesse sufficientemente bassi da incentivare gli acquisti immobiliari rispetto agli affitti.

I mercati emergenti presentano un significativo potenziale di crescita nel lungo periodo e molti paesi come India, Indonesia e Thailandia dovrebbero beneficiare di un rallentamento dell`inflazione nel 2012.
Sul fronte delle aziende il fatto che a livello internazionale non si registrino problemi di bilancio potrebbe sostenere gli investimenti e l`attività di M&A, favorendo di conseguenza settori quali la tecnologia, i prodotti industriali di fine ciclo e le banche di investimento.
Nel complesso, vista la debolezza della congiuntura in termini di crescita, prediligo i business di qualità con ottimi dati di bilancio e che non abbiano bisogno di ricorrere ai finanziamenti bancari. Sono alla ricerca di aziende che detengano asset con un equilibrio tra offerta e domanda, che vendano prodotti di uso quotidiano o che beneficino dell’unicità
dei loro prodotti così da disporre di un certo controllo sui prezzi.
 
Michael Clark, Gestore FF European Dividend Fund
Per il 2012 non prevedo che in Europa vi sarà una recessione come quella verificatasi nel 2008, bensì ci troveremo in un contesto di crescita economica debole ma con un lieve miglioramento della fiducia dei consumatori.
La convenienza dei mercati azionari è sotto gli occhi di tutti. I prezzi sono interessanti e i dividend yield appaiono buoni. Il mio approccio di investimento si focalizza sulle società in grado di pagare dividendi elevati in maniera sostenibile. La flessione subita quest`anno dalle quotazioni azionarie è imputabile principalmente al sentiment negativo innescato
dalla crisi dell`area Euro e, grazie anche alle basse valutazioni attuali, ritengo vi siano ottime possibilità per gli investimenti azionari in termini di rendimenti complessivi derivati sia dai dividendi che dall’incremento del valore dei titoli.
Gli investimenti dovrebbero concentrarsi su business di buona qualità, in crescita e con ottimi utili. In Europa sono molte le società che hanno queste caratteristiche, spesso multinazionali con una forte presenza nei mercati dell`Estremo Oriente. Sono convinto che le valutazioni di società di buona qualità come quelle con le caratteristiche sopra citate
abbiano raggiunto livelli altrettanto interessanti rispetto a quelli toccati durante la “bolla dotcom” rivelatasi, a posteriori, un momento eccellente per investire nella qualità, analogamente a quanto sta accadendo oggi.
Nel prossimo futuro tenderei a evitare quasi completamente le banche, in quanto il processo di risanamento del loro portafoglio prestiti è ben lontano da una conclusione e non si prevedono distribuzioni di dividendi nei prossimi anni. Prediligo, quindi, le multinazionali caratterizzate da quotazioni ragionevoli ma ancora in grado di generare una
buona crescita dei dividendi, in particolare produttori di beni di consumo di marca, supermercati, aziende di telecomunicazioni e case farmaceutiche. Esistono, infatti, alcuni business che possono continuare a crescere a dispetto della congiuntura economica. In alcune di queste società il dividend yield è già tra il 4 e il 7% e ritengo che il prossimo anno molte delle società più interessanti incrementeranno i dividendi di un ulteriore 7-10% e, nel caso delle società operanti nel settore del tabacco di oltre il 10-15%. Questo incremento è dovuto al fatto che questi business stanno crescendo in Paesi nei quali sono già consolidati. Non bisogna dimenticare che le economie dell`America del Nord e
dell`Estremo Oriente continuano infatti a crescere a prescindere dalle problematiche dell`Europa e, pertanto, ritengo che questo sia il momento perfetto per investire in azioni e sfruttarne i dividendi e la relativa crescita.
 
Alberto Chiandetti, Gestore FF Italy Fund
La mia visione per il 2012 dipende in gran parte dalle politiche che saranno adottate dalle istituzioni europee. Una efficace politica di integrazione fiscale e un ampio supporto da parte della BCE e del FMI ai governi periferici dell’UE consentirebbero a questi ultimi di stabilizzare il proprio debito arrestando il rischio contagio. Al contrario, il mancato
raggiungimento di questi obiettivi potrebbe fare aumentare la probabilità di scenari negativi e portare così a un rallentamento del PIL mondiale.
Alla luce di questo scenario il FF Italy Fund è posizionato in maniera difensiva, con un sovrappeso su società GARP (growth at reasonable price), cioè aziende che contano su driver propri di crescita, quali la conquista di quote di mercato, l`incremento della capacità produttiva e gli investimenti in nuove aree geografiche (fra queste, ad esempio, vi
sono Saipem, Amplifon, Autogrill). Inoltre, il fondo è sovrappeso su titoli globali ciclici che già scontano il rallentamento globale, tra cui Fiat Industrial, Fiat Auto attraverso Exor, Prysmian e STMicroelectronics. Per contro ho ridotto l`esposizione alle banche e alle utilities, il cui andamento dipende dalla domanda interna. Mantengo, inoltre, un alto livello di liquidità che mi offre una maggiore flessibilità per investire, a seconda dello scenario che si andrà a delineare, in società solide e valutate a sconto o in titoli ciclici con un buon potenziale di apprezzamento.
 
Aris Vatis, Gestore FF American Growth Fund
Nel complesso prevedo che il contesto resterà volatile fino a quando i problemi strutturali dell`area Euro e le questioni geopolitiche non saranno risolte. Negli Stati Uniti, le pressioni politiche sui partiti democratico e repubblicano sono tali che probabilmente nei prossimi mesi assisteremo al varo di importanti riforme fiscali e tributarie, elemento che - per il
momento - non trova riscontro nelle valutazioni dei titoli. Nell`incertezza generale gli Stati Uniti appaiono un investimento relativamente difensivo. Mi attendo che i nuovi cantieri edilizi, le vendite di auto e la spesa delle aziende per investimenti in conto capitale, attualmente al di sotto della media, possano rappresentare uno dei principali fattori trainanti per l`economia nel 2012. Inoltre, con la recente rotazione sui settori difensivi, gli investimenti nei prodotti industriali e nella tecnologia stanno diventando sempre più interessanti.
(fine)
 
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