Riparte il tran tran del rincaro carburanti

La forte pressione al ribasso esercitata nel week end sui prezzi self dei carburanti, in caso di aumento delle quotazioni internazionali (in salita specie sul diesel), favorisce suo malgrado una reazione contraria nei giorni lavorativi: un rimbalzo che, inevitabilmente, aumenta le gia` forti tensioni dell`intero sistema distributivo nazionale.

Questo esattamente lo scenario odierno con una raffica di rincari dei prezzi raccomandati per quasi tutte le compagnie petrolifere (unica eccezione Tamoil, che non a caso sugli sconti self resta alquanto defilata). Non fanno eccezione le no-logo. Nel dettaglio: Eni sale sulla benzina di 1,2 cent euro/litro e sul diesel di 1,3; Esso +1 e +0,5; Q8 +0,5 e +1; TotalErg rispettivamente +0,4 e +1 cent; IP +2 cent solo sul diesel. Rincari che non potranno non farsi sentire nelle prossime ore sui prezzi praticati del servito.

Intanto, i prezzi medi nazionali serviti sono stabili a 1,832 euro/litro per la benzina, in salita a 1,726 per il diesel e in lieve calo a 0,758 per il Gpl. Anche le punte massime (tutte al Sud) riprendono vigore per la verde fino a 1,911 euro/litro e a 1,773 per il diesel, mentre restano ferme a 0,802 per il Gpl. Questo quanto risulta in un campione di stazioni di servizio che rappresenta la situazione nazionale per Check-Up Prezzi QE.

A livello Paese il prezzo medio praticato della benzina (sempre in modalita` servito) va dall`1,825 euro/litro di Eni all`1,832 di IP (no-logo in ascesa a 1,722). Per il diesel si passa dall`1,712 euro/litro di Eni, Shell e Tamoil all`1,726 ancora di IP (no-logo su a 1,603). Il Gpl e` tra 0,727 euro/litro di Eni e 0,758 di Shell (no-logo a 0,732).

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