Serve più Cina in Italia

Un confronto importante si è svolto oggi a Roma tra l`economia italiana e quella cinese in tema di investimenti, con 18 grandi imprese asiatiche e 60 aziende italiane, impegnate in più di 100 incontri operativi per stringere alleanze e avviare collaborazioni.

L`evento è stato organizzato da Invitalia in collaborazione con la Camera di commercio cinese per l`import ed export di macchinari e prodotti elettronici. Hanno partecipato Jiang Yaoping, viceministro del Commercio cinese, Giancarlo Innocenzi Botti, presidente Invitalia e Riccardo Monti, consigliere per l`Internazionalizzazione del ministro dello Sviluppo Corrado Passera. Tra i big cinesi Harbin Electric International, Zoomlion, Sedin Engineering, LiuGong Machinery, attivi in settori strategici quali energia, finanza, hi-tech, infrastrutture, Ict, real estate, ingegneria e chimica. Sono attualmente quasi 100 le imprese italiane controllate o partecipate da capitali cinesi, con un fatturato di circa 2,5 miliardi e cinquemila dipendenti. «L`Italia - ha detto Yaoping - è il nostro quinto partner commerciale, nel 2011 l`interscambio è stato superiore ai 50 miliardi di dollari, con una crescita del 25% delle importazioni cinesi dall`Italia e un +17% delle importazioni italiane dalla Cina». Per Monti «la Cina è una priorità per l`Italia, dobbiamo avere più Cina».

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