Banche, in Inghilterra una su quattro dà cattivi consigli

Interessante articolo che riprendiamo da Radiocor. Secondo voi se questo sondaggio venisse fatto in Italia quali sarebbero i risultati?

L`Fsa, la Consob britannica, ha fatto dei controlli in incognito e ha scoperto che un quarto delle banche commerciali del Regno Unito fornisce alla clientela consigli finanziari inadeguati.

I controlli in incognito - La Financial Services Authority ha pubblicato oggi - per la prima volta dal 2008 - i risultati di un «mystery shopping review», ovvero un esame condotto da ispettori che si sono fatti passare per normali clienti, realizzata tra il marzo e il settembre 2012, per passare in rassegna la qualità della consulenza negli investimenti fornita da banche e casse di risparmio d`Oltremanica. La ricognizione di questa `candid bank` ha interessato sei big del credito, per un totale di 213 «interventi» in incognito.

Un consiglio su quattro è sbagliato - Ne é risultato che se circa tre quarti dei clienti hanno ricevuto buoni consigli, nel restante quarto la qualità delle consulenze é invece «fonte di preoccupazione» per l`Authority. Nell`11% dei casi si é trattato di consigli inadeguati, nel 15% il consulente non si é premurato di raccogliere informazioni sufficienti per assicurarsi che il consiglio fornito fosse adeguato.

Dopo l`inchiesta le banche clloaborano - La casistica dei «cattivi consigli» forniti ai clienti consta - più frequentemente - di raccomandazioni non coerenti con il livello di rischio che il cliente era intenzionato o in grado di assumere, con le necessità finanziarie del cliente o con l`orizzonte temporale che il cliente intendeva avere per i suoi investimenti. Informate dell`esito dell`indagine, le banche coinvolte si «sono mostrate collaborative e hanno accettato di prendere provvedimenti immediati», incluso il «re-training» dei propri consulenti finanziari, assicura l`Fsa.

La revisione delle regole - «Questo tipo di indagine ci consente di capire cosa succede ai clienti quando comprano prodotti finanziari. Se da un lato siamo delusi dai risultati, dall`altro siamo incoraggiati dalle iniziative che gli istituti hanno preso per rettificare la situazione», ha commentato Clive Adamson, direttore della supervisione alla Fsa.
Tra l`altro dopo l`indagine, ha aggiunto «l`Authority ha introdotto nuove norme sulle consulenze finanziarie che hanno portato a un miglioramento degli standard professionali e hanno tolto il rischio che i consulenti raccomandino i prodotti che assicurano le commissioni più alte, ma che magari non sono adeguati al cliente».

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