Continua l`erosione dei risparmi europei

Segnali negativi sul fronte macro europeo. Sono stati diffusi oggi da parte di Eurostat - l’organo statistico del Vecchio Continente - i dati sul risparmio delle famiglie europee relativi al terzo trimestre 2011, che si attesta al 13,3% (del reddito reale) per l’area Euro, in calo dal 13,7% del secondo trimestre 2011.

Un dato peggiore ha invece mostrato lo stesso indice per l’Europa dei 27 nello stesso periodo (terzo trimestre), che è passato infatti al 10,9% dall’11,7% del trimestre precedente. Continua così il trend negativo sul tasso di risparmio europeo, che allo scoppio della crisi finanziaria di fine 2008 era intorno al 16% nell’area Euro (mostrando quindi un sostanzioso calo di circa 3 punti percentuale in 3 anni).

Cala anche il reddito disponibile reale (al netto dell’inflazione) dell’area Euro per lo 0,4%. Anche il trimestre precedente aveva visto il segno meno per questo indicatore (-0,1%). Il calo del terzo trimestre è stato causato dall’aumento dei prezzi (+0,4%) e dal calo del reddito nominale  (-0,1%) delle famiglie europee. Il tasso d’investimento lordo mette il segno meno per l’Europa dei 27 nel terzo trimestre del 2011, fermandosi all’8,4% dall’8,5% del trimestre precedente, mentre rimane invariato al 9,1% per l’area Euro.

Si tratta di segnali ulteriori segnali negativi per la fragile economia dell`Europa, ammalata di crescita ed appesantita dal proprio debito pubblico.

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