Draghi prepara lo scudo anti-spread e i tassi rimangono fermi

Tutto come previsto. Il Consiglio dei governatori della Bce, riunitosi questa volta a Lubiana, ha lasciato i tassi di interesse invariati allo 0,75%. Nella consueta conferenza stampa del presidente della Bce, Mario Draghi, non sono emerse novita` sulle condizioni complessive dell`economia dell`Eurozona.

La crescita ``rimane debole`` e la ripresa ``sara` molto graduale``. Dal lato della stabilita` dei prezzi, l`inflazione a settembre viaggia al 2,7%, ben oltre il 2%, il livello considerato dall`Eurotower compatibile con la stabilita`dei prezzi nel medio termine.

Il presidente della Bce ha subito rassicurato, nonostante i prezzi al consumo siano ``superiori alle previsioni`` e il tasso di inflazione ``sia destinato a rimanere sopra il 2% per la restante parte del 2012``, nel 2013 si annuncia una correzione al ribasso. Insomma, l`attuale fiammata inflazionistica ha un carattere ``temporaneo``, alimentata dal rialzo dei prezzi dell`energia e dall`aumento delle imposte indirette, ma senza una diretta trasmissione su altre variabili dell`economia, quali i salari con conseguente sganciamento dalla produttivita`.

Dopo il rituale passaggio sull`irreversibilita` dell`euro, sul numero uno dell`Eurotower sono piovute le domande sullo scudo anti-spread. Cioe` sulle modalita` di funzionamento dell`Omt (Outright monetary transactions), il programma con il quale la Bce puo` comprare i titoli di Stato dei paesi che richiedono l`intervento del fondo europeo salva-stati (Esm).

``Siamo pronti ad attivare l`Omt una volta che siano state soddisfatte tutte le precondizioni necessarie. E` compito dei governi decidere cosa vogliono fare. Noi abbiamo fatto tutto quello che era possibile nell`ambito del nostro mandato``, ha precisato Draghi.

L`Omt prevede l`intervento della Bce dopo che gli stati abbiano accettato tutte le condizioni legate alla concessione dei prestiti da parte dell`Esm.

La condizionalita`, per Draghi, ha sostanzialmente tre vantaggi: riduce l`azzardo morale, incentiva i governi a perseguire politiche economiche corrette e protegge l`indipendenza della Banca centrale europea.

Poi sono arrivati alcuni dettagli su quali paesi possano accedere all`Omt. Lo scudo anti-spread ``non sostituisce l`accesso degli stati ai mercati, non si applica ai paesi gia` sotto aiuto a meno che questi paesi non abbiamo riguadagnato l`accesso al mercato primario dei titoli di stato. Per esempio, il Portogallo e` riuscito ad emettere titoli di stato a cinque anni, e` un fatto incoraggiante ma non e` ancora un pieno accesso ai mercati``, ha precisato Draghi.

L`altro punto caldo dello scudo anti-spread e` che sostenendo solo il debito pubblico con scadenza fino a tre anni potrebbe incoraggiare i paesi sotto aiuto ad indebitarsi a breve termine. ``Non credo che l`Omt incoraggi i governi a cambiare le loro politiche a favore dei titoli a breve termine. In ogni caso monitoreremo le risposte strategiche all`Omt da parte degli stati emittenti``, ha spiegato Draghi Al capolinea la richiesta della Grecia che aveva chiesto di allungare la scadenza dei titoli del proprio debito in mano alla Bce, ``costituirebbe un finanziamento monetario`` di uno stato, dunque vietato dai trattati dell`unione.

Nessun commento alla sollecitazioni dei giornalisti sulla possibilita` che la Spagna possa chiedere fondi all`Esm e conseguentemente l`attivazione dello scudo anti-spread.

La ricapitalizzazione diretta delle banche spagnole da parte dell`Esm sembra al momento scontrarsi con il termine ``legacy (ereditato)``. Infatti l`Esm, secondo gli accordi raggiunti a livello europeo, non si deve occupare di situazioni ``legacy``, cioe` di quelle ereditate prima dell`inizio dell`operativita` dell`Esm (ottobre 2012) e dell`avvio dell`unione bancaria, proprio il caso della Spagna.

Qui SuperMario si e` prontamente smarcato, ``sono i governi che devono decidere cosa e` legacy``.

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