Formigoni-Clinton, la strana coppia nel nome di Milano

Portare sulla scena internazionale l`Expo 2015, presentando lo stato di avanzamento dei lavori di preparazione per l`Esposizione universale, insieme a una serie di iniziative per impegnare a livello mondiale paesi e istituzioni su temi politici ed economici.

È questo il senso della due giorni istituzionale di Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia e commissario generale di Expo 2015, a Washington, in concomitanza con l`avvio del G8. Una visita cominciata sotto i migliori auspici che ieri ha visto Formigoni protagonista di un «cordiale e amichevole scambio di vedute» con il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, prima dell`apertura del simposio dedicato all`agricoltura e alla sicurezza alimentare, inserito nel programma ufficiale del G8. La Clinton, presentando la nuova partnership dei grandi del pianeta sulla sicurezza alimentare, non ha mancato di ricordare l`iniziativa presa a L`Aquila nel 2009 dall`Italia, allora presidente di turno del G8. Riferendosi a Formigoni, «vedo qui - ha detto nel suo intervento - amici dall`Italia, il Paese che dette il via a un processo che a Camp David, questo fine settimana, in partnership con i paesi africani, porteremo avanti». «Da parte americana - ha osservato Formigoni contattato dall`Adnkronos - ho rilevato grande interesse non solo nei confronti dell`Expo, ma anche verso le iniziative che saranno lanciate anche in quella sede, sulla scia degli impegni presi nel 2009».

Prima fra tutte, la stesura di un `documento strategicò che tratterà diversi temi: dal codice etico delle imprese alimentari alla lotta agli sprechi, dal contrasto alla speculazione sui beni alimentari alla sorveglianza sulla catena produttiva. Un documento che «avrà al centro la persona e il dialogo tra le culture» e che «rappresenta un percorso di lavoro costruttivo, una base concreta su cui i paesi potranno sviluppare nuove intese e collaborazioni». Dopo esser stato condiviso dal Governo, sarà portato all`attenzione dei paesi partecipanti all`Expo e delle organizzazioni internazionali perchè lo possano sottoscrivere. «Diversamente dalle edizioni passate - ha spiegato Formigoni- vogliamo che i lavori dell`Expo 2015 partano da un documento condiviso, che sarà la pietra miliare per i futuri Expo e che già a Milano, nel 2015, potrebbe essere ulteriormente ampliato». Positivo il bilancio del primo giorno di incontri nella Capitale degli Usa, un`ottima vetrina internazionale per presentare questa e altre iniziative . «Con Hillary Clinton è stata fatta una valutazione complessiva delle azioni finora intraprese in vista dell`Esposizione. È stato un cordiale ed amichevole scambio di vedute andato al di là delle consuetudini protocollari». Un faccia a faccia che ha dato al commissario Expo anche l`occasione per invitare, ancora una volta, gli Usa a Milano, «un paese che non può mancare, anche se sappiamo bene che solo dopo le prossime elezioni presidenziali sarà presa una decisione».

Oltre al segretario di Stato Usa, Formigoni ha incontrato numerosi congressmen americani, rappresentanti dei Paesi del G8 e delle organizzazioni internazionali. «Questo - ha sottolineato - è un momento di intenso lavoro, necessario ed indispensabile perchè l`Expo è un evento che può fare ripartire tutta l`Italia e non solo Milano e la Lombardia». Nessun problema con il governo guidato da Mario Monti che «ha confermato gli impegni, dal punto di vista politico ed economico». «Le difficoltà non mancano - ha riconosciuto Formigoni- ma andiamo avanti rispettando la nostra tabella di marcia, sia per quello che riguarda la preparazione delle strutture, che per le adesioni all`Expo». Ad oggi ben 84 paesi hanno confermato la loro partecipazione. «Solo a Shanghai - ha osservato Formigoni - si è raggiunto un numero uguale di paesi partecipanti con tanto anticipo rispetto l`inizio della manifestazione». Per il Commissario Expo oggi sarà un`altra giornata intensa: in calendario la sua partecipazione ai lavori del Simposio mondiale sulla sicurezza alimentare, che sarà aperto dal Presidente Barack Obama e dalla Clinton, alla presenza di numerosi capi di Stato e di governo. «Un`ulteriore occasione - ha annunciato - per approfondire i temi economici e politici che saranno anche al centro dell`Expo». A Washington sono lontane le polemiche di casa e il presidente della Regione Lombardia preferisce concentrarsi sulla missione Oltreoceano. Nel momento in cui i grandi otto del pianeta stanno per confrontarsi sui problemi dell`economia mondiale fa infatti capire che questo è piuttosto il momento per pensare a crescita e sviluppo. «Il Pdl appoggia Monti e il suo Governo per senso di responsabilità, ma chiediamo anche di essere protagonisti delle scelte. Vogliamo che questo governo si caratterizzi con misure che diano un sollievo concreto alle famiglie e alle imprese permettendo il rilancio del Paese cominciando, per esempio, a metter mano al patrimonio nazionale, cosa che porterebbe qualche alleggerimento sul fronte delle tasse», ha concluso.

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