LA PREVIDENZA DEI PROFESSIONISTI ITALIANI NON HA FUTURO.

LA PREVIDENZA DEI PROFESSIONISTI ITALIANI NON HA FUTURO.

Trento, 5 maggio 2023. Di Paolo Rosa, avvocato, Foro di Trento. Esperto di Diritto del Lavoro e Previdenziale.

In questa tornata di tempo escono, quando sono pubblicati sui siti istituzionali, i bilanci consuntivi del 2022 delle varie Casse di previdenza che esaltano i saldi attivi, senza tener conto che dal 2040 circa in poi la sostenibilità delle Casse di previdenza dei professionisti dipenderà dall’andamento dei mercati finanziari dato che il saldo previdenziale, e cioè il rapporto fra le entrate contributive e le uscite per le pensioni, sarà negativo.

Il 28 aprile 2023 la Banca d’Italia ha pubblicato il Rapporto sulla stabilità finanziaria n. 1 – 2023, che si snoda attraverso 65 pagine con grafici molto illuminanti, che tutti i professionisti dovrebbero leggere per documentarsi sulla situazione reale. Mi limito qui a riportare i dati di sintesi.

Come ho scritto più volte, la previdenza di primo pilastro dei professionisti italiani non può dipendere dall’andamento dei mercati finanziari perché significa scaricare sull’iscritto, obbligato ad esserlo, il rischio dei mercati finanziari il che, tradotto in parole semplici, significa scaricare il rischio di ritrovarsi senza pensione.

Attualmente siamo in un circolo vizioso a causa della spirale inflazionistica elevata con tassi in aumento e mutui alle stelle. Questo può creare un disordine finanziario con correzioni disordinate sul mercato mobiliare e immobiliare.

Alla presentazione del Rapporto sull’avvocatura 2023 il sottosegretario Freni ha dichiarato «Il ruolo delle Casse nello sviluppo dell’economia reale è centrale. Senza le Casse di previdenza e senza il sistema delle casse di previdenza lo sviluppo dell’economia reale è fisiologicamente monco e questo Governo non ha intenzione di sviluppare l’economia reale senza il supporto delle Casse di previdenza».

Va tutto bene a condizione che il Governo si renda conto che si maneggia provvista previdenziale e che, conseguentemente, dovrà garantire l’erogazione della pensione ai professionisti italiani.