L`Imu uccide anche i fratelli Lumiere

Molti luoghi di spettacolo sono a rischio: con il pagamento dell`Imu, che va ad aggiungersi ad un generale aumento della pressione fiscale, numerose strutture, dai teatri, ai cinema, agli auditorium, potrebbero chiudere.

È quindi fondamentale che questi luoghi possano essere equiparati agli immobili di interesse storico o artistico, per i quali è già prevista una riduzione fiscale. Lo afferma il presidente dell`Agis, Paolo Protti, in merito agli effetti dell`introduzione dell`Imu, la nuova tassa sugli immobili. «L`Imu -sottolinea Protti- viene calcolata in base ai metri quadrati degli immobili e non più in base ai vani, come accadeva per l`Ici, e va quindi a gravare in particolar modo su quelle strutture che hanno un`ampia metratura». «I luoghi di spettacolo sono realtà cardine della cultura del nostro paese, oltre che spazi importanti per la socialità. Inoltre, svolgendo un`attività prevalentemente culturale, queste strutture hanno una marginalità economica ristrettissima e, di conseguenza, l`ulteriore carico fiscale derivante dall`attuale Imu ne mette a rischio la gestione. È quindi estremamente importante -conclude il presidente dell`Agis- che i luoghi di spettacolo siano messi in condizione di poter svolgere la propria attività, evitando che le città continuino a perdere importanti luoghi di aggregazione».

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