Il credito al consumo si consuma

La crisi pesa anche sul credito al consumo. Dai primi dati relativi al 2012, infatti, si conferma un calo nella consistenza complessiva che, secondo le stime dell`Osservatorio Nazionale Federconsumatori, sarà pari a circa il 2%.

Nell`ambito del credito al consumo, in uno scenario di complessiva diminuzione, si conferma una forte riduzione degli acquisti, in testa quelli relativi ad automobili e ciclomotori, mentre si registra una ripresa per quanto riguarda l`indebitamento per le spese personali. Le famiglie, quindi, si indebitano sempre di più per sostenere le spese quotidiane, e non per far fronte ad acquisti rateali. Si tratta di un andamento «molto grave», che va di pari passo con la forte contrazione dei consumi, persino nel settore alimentare.

L`unico comparto che non conosce crisi e che, anzi, non è mai stato così fertile è quello del gioco: con incassi che ammontano ad oltre 90 miliardi di Euro annui. «Speranza e disperazione delle famiglie», commentano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, sulle quali «fa leva in maniera inaccettabile lo Stato, sponsorizzando all`inverosimile giochi e lotterie, per rimpinguare le proprie casse». Per le due associazioni dei consumatori è dunque «indispensabile che il Governo avvii misure urgenti per sostenere il potere di acquisto delle famiglie, ridotto ormai allo stremo». In questo senso, la prima operazione da fare è «eliminare categoricamente ogni ipotesi di ulteriore aumento della tassazione, a partire dall`annullamento dell`iva al 23%».

``