L' ALTRA EUROPA SOSTIENE I CINEMA. IL GOVERNO DEI "MIGLIORI", IN ITALIA, NON FA NIENTE DI UTILE. NEANCHE PER LORO.

L' ALTRA EUROPA SOSTIENE I CINEMA. IL GOVERNO DEI "MIGLIORI", IN ITALIA, NON FA NIENTE DI UTILE. NEANCHE PER LORO.

Redazione, 19 febbraio 2022.

L' ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema), in coordinamento con le rappresentanze dell'esercizio cinematografico ACEC e FICE, ieri, ha tenuto una conferenza stampa, presso la sua sede romana di via di Villa Patrizi.

Il tono è stato chiaro e forte.

Ha chiuso il suo comunicato affermando che l’Europa è tornata al cinema, i governi agevolano la fruizione delle sale cinematografiche, il 2021 si è chiuso ovunque con una crescita rispetto al 2020, mentre in Italia si continua a perdere spettatori senza alcuna apparente reazione da parte della politica e delle istituzioni locali e nazionali.

Agire subito per sostenere il rilancio del cinema e non dover più parlare di “sopravvivenza dell’esercizio cinematografico."

Insomma, non si sta salvando nessuno, esclusi i soliti super privilegiati per i quali, qualunque cosa accada, niente cambia se non addirittura, la loro condizione migliora.

Di seguito, il comunicato ANEC:

A due anni dalle prime chiusure di sale cinematografiche avvenute venerdì 21 febbraio 2020 con i primi provvedimenti di sospensione dell’attività che hanno riguardato i cinema di Casalpusterlengo (Lodi) e la zona di Vo’ Euganeo (PD), seguiti l’indomani dai comuni di Crema, Cremona e Piacenza, la situazione dell’intero comparto dell’esercizio si trova tutt’oggi a confrontarsi con pesanti criticità che tardano ad essere affrontate a livello istituzionale.

Le sale hanno superato chiusure e riaperture imposte in maniera alternata negli ultimi 24 mesi ed ogni volta, predisponendosi a dichiarate azioni di ripartenza si sono dovute confrontare con misure restrittive sempre più stringenti e tali da inficiare ogni possibilità di avviare in maniera concreta un percorso di ritorno ad una graduale normalità.

Tutto ciò non è più sostenibile!!!

I settori produttivi, di intrattenimento e di evasione stanno vivendo un rapido ritorno ai periodi pre-pandemici operando con misure che consentono l’esercizio di ogni attività parte integrante della sostenibilità economica e d’impresa, aspetti che non sono ancora consentiti alle sale cinematografiche. Inspiegabilmente!

Consumazioni vietate nelle sale cinematografiche, film senza regole chiare negli sfruttamenti successivi alla sala cinematografica, protocolli di accesso agli spettacoli cinematografici ancora eccessivamente stringenti ed onerosi per il comparto. Sono solo alcuni dei punti che l’esercizio non può più sostenere e stanno determinando la rapida scomparsa degli schermi attivi sul territorio nazionale.

Azioni immediate da parte delle istituzioni e un piano di risposte concrete per rilanciare l’esperienza cinematografica e guardare al futuro.

L’Europa è tornata al cinema, i governi agevolano la fruizione delle sale cinematografiche, il 2021 si è chiuso ovunque con una crescita rispetto al 2020, mentre in Italia si continua a perdere spettatori senza alcuna apparente reazione da parte della politica e delle istituzioni locali e nazionali.

Agire subito per sostenere il rilancio del cinema e non dover più parlare di “sopravvivenza dell’esercizio cinematografico”.