Lo spread della sfiducia

Quando si parla di spread si è ormai inevitabilmente portati a pensare alla solita “menata” del differenziale tra il rendimento del bla bla bla…questa volta però vogliamo presentarvi questo termine in una chiave di lettura differente e, per certi versi, forse ancora più influente.

``Il 34% dei cittadini europei pensa di veder ridotto il proprio potere di acquisto nel 2013 ma la percentuale sale al 48% tra gli italiani dei quali solo l`8% pensa che la propria capacita` di spesa migliorera` (contro il 19% degli europei). E` quanto emerge da una analisi della Coldiretti, ripresa da Asca, sull`andamento del potere di acquisto previsto dalla Deloitte per il 2013 che evidenzia il permanere uno spread di fiducia tra Italia ed Europa sul futuro economico. Per quanto riguarda le previsioni di allocazione della spesa dei consumatori italiani nel 2013, il 74% degli intervistati per il 2013 - sottolinea la Coldiretti - dichiara infatti di voler tagliare i prodotti di abbigliamento, il 72% le attivita` di divertimento, il 71% la tecnologia e il 66% per le vacanze mentre solo il 51% e` disposto a ridurre qualche spesa alimentare o per la salute (49%). L`ottimismo degli analisti economici con la discesa dello spread dei tassi non sembra -secondo Coldiretti - trovare riscontro nelle famiglie italiane che prevedono un forte ridimensionamento dei consumi. Una evidente dimostrazione che i risultati ottenuti sul piano finanziario devono essere accompagnati - conclude la Coldiretti - da interventi per aumentare il reddito disponibile soprattutto nelle fasce piu` deboli della popolazione per rompere la spirale negativa e sostenere la ripresa dell`economia.

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