Se anche l’Australia taglia i tassi d’interesse…

La Banca Centrale dell’Australia ha tagliato di un quarto di punto i tassi d’interesse, portandoli al 4,25% e  proseguendo quindi quanto iniziato a novembre, quando la Banca Centrale ha portato i tassi d’interesse al 4,5%. Il Governatore della Banca Centrale, Glenn Stevens, si è detto preoccupato del quadro macroeconomico, presagendo la possibilità di un rallentamento dell’economia mondiale. Una maggiore attenzione alla crescita, che potrebbe risentire della crisi del debito sovrano in Europa, ed un rallentamento delle pressioni inflazionistiche sono state le motivazioni del secondo taglio dei tassi d’interesse di Sydney. Gli economisti pensano però che la decisione di Stevens sia stata presa per cercare di contrastare il fenomeno del carry-trade, che ha portato ad un forte e continuo apprezzamento del Dollaro Australiano nei confronti di Euro e Dollaro Usa degli ultimi anni.

L’andamento dell’economia australiana, fortemente legata alla crescita dell’Asia e delle commodities, è un buon indicatore dell’andamento dell’economia mondiale, che sta iniziando a rallentare la propria crescita.

Ricordiamo infine che l’Australia è uno dei 14 paesi al mondo con il rating massimo di tutte e tre le agenzie di rating più influenti.

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