SUI MERCATI LE COSE NON VANNO SEMPRE COME PREVISTO

SUI MERCATI LE COSE NON VANNO SEMPRE COME PREVISTO
Karin Kunrath, Chief Investment Officer di Raiffeisen Capital Management

Milano, 14 marzo 2024.  Di Karin Kunrath, Chief Investment Officer di Raiffeisen Capital Management.

Sono passati più di due mesi e il bilancio attuale presenta un quadro completamente diverso da quanto pronosticato. 

L'economia globale, soprattutto quella statunitense, rimane solida, sostenuta da un mercato del lavoro compatto e favorita da un clima positivo per i consumatori.

Gli indicatori anticipatori (indici dei direttori d’acquisto globali) in quasi tutte le regioni economiche si sono inizialmente stabilizzati su livelli bassi e da alcuni mesi stanno addirittura tornando leggermente a salire.

Al momento, una recessione globale appare quindi ancora più distante nel tempo, se non decisamente meno probabile di qualche mese fa.

Anche i dati sugli utili societari del quarto trimestre 2023 - almeno negli Stati Uniti - confermano un quadro assolutamente positivo e rafforzano le aspettative di ulteriori aumenti degli utili nel corso del 2024.

Tuttavia, il calo dei tassi d'inflazione è in fase di stallo e si sta rivelando molto più lento del previsto, soprattutto perché l'economia, sorprendentemente forte in particolare nel settore dei servizi, continua a far salire i prezzi.

Di conseguenza, le banche centrali stanno continuando sul percorso dei tassi d’interesse prefissato - contrariamente alle aspettative di mercato temporaneamente già scontate sul mercato obbligazionario.

Dopo la fine dei rialzi dei tassi di riferimento, l’effetto prolungato nel tempo di un livello dei tassi d’interesse più alto dovrebbe ridurre l’inflazione in modo sostenibile e solo in seguito si potranno realisticamente prevedere dei tagli dei tassi d’interesse, anche se solo in misura contenuta.

L'attuale mix di crescita leggermente positiva e utili societari solidi, unito alla tendenza al ribasso dell'inflazione e alla latente prospettiva di una riduzione dei tassi d'interesse nel corso dell'anno, crea un contesto decisamente interessante soprattutto per gli asset rischiosi, a condizione che non si verifichino ulteriori sconvolgimenti geopolitici. 

Finché questo scenario "goldilocks" continuerà a concretizzarsi, rimaniamo costruttivi sulle azioni e, rispetto alla ponderazione azionaria, rimaniamo cauti sulle obbligazioni, sebbene esse continuino ad offrire livelli di rendimento interessanti.

Titoli di Stato: BCE e Fed continuano a non tagliare i tassi d'interesse

I rendimenti dei titoli di Stato si sono mantenuti al di sopra dei livelli di partenza dall'inizio dell'anno e sono stati trainati principalmente dai dati sull'inflazione. I tassi d'inflazione sono in calo, ma sono stati ripetutamente pubblicati dati che mettono in dubbio il ritorno all'obiettivo d'inflazione del 2%. Sia la BCE che la Fed si sono astenute da tagli imminenti dei tassi di interesse.

Obbligazioni societarie: Le speranze di tagli dei tassi nel prossimo futuro potrebbero essere deluse

Gli spread creditizi continuano a valutare una sorta di scenario "Goldilocks", ovvero crescita positiva, quasi nessun default, un buon contesto di rifinanziamento e condizioni (geo)politiche stabili. In realtà, questo è solo parzialmente vero.

A nostro avviso, il calo dei premi per il rischio ha molto a che fare con la speranza che i tassi di interesse vengano presto ridotti in modo sostanziale. Una speranza che di recente è stata disattesa. Tuttavia, il forte slancio in termini di propensione al rischio ci induce ad adottare per il momento un approccio più cauto nei confronti delle obbligazioni societarie.

I mercati azionari sviluppati hanno beneficiato di una buona stagione dei rendiconti

Nelle ultime settimane i mercati azionari internazionali si sono rafforzati notevolmente. Oltre ai dati economici migliori del previsto (soprattutto negli Stati Uniti), i mercati azionari hanno anche beneficiato di una buona stagione di pubblicazione dei bilanci nelle ultime settimane. Per contro, il nuovo aumento dei rendimenti obbligazionari ha lasciato i mercati azionari quasi indenni. 

Gli utili societari continuano a essere positivi e la stabilizzazione degli indicatori economici anticipatori fornisce un sostegno.

Mercati azionari emergenti: lo slancio degli utili rimane eterogeneo

Il mercato azionario cinese, che finora è stato al centro dell'attenzione, ha recentemente registrato una certa ripresa. Il sentiment negativo e il posizionamento estremo hanno provocato una contro-reazione. Tuttavia, l'asset class dei mercati emergenti continua a dover affrontare una significativa sottoperformance rispetto ai mercati sviluppati. Il momentum degli utili deve essere ancora descritto come “eterogeneo” in tutte le regioni.

Mercati delle materie prime: il settore dell'energia è stato recentemente un po' più solido

Nelle ultime settimane il settore dell'energia ha registrato un andamento un po' più solido. Ha beneficiato delle incertezze geopolitiche e del contenimento dell'offerta, anche se l'entità dei rialzi è stata limitata. Il settore dei metalli preziosi ha registrato lievi guadagni nonostante l'aumento dei rendimenti obbligazionari, mentre i metalli industriali permangono deboli.