Pmi, il Made in Italy si oppone al milleproroghe

Ferma opposizione delle associazioni legate al Made in Italy alla proroga sui falsi, oggetto del cosiddetto emendamento Nannicinì (dal nome del deputato che lo ha presentato, ndr) al `decreto Milleproroghe in discussione in Senato.

È la posizione espressa da Adi (Design Industriale), Confindustria, Assarredo, Assoluce, Fondazione Altagamma, Indicam, Cnac (Consiglio nazionale anticontraffazione), Fondazione Valore Italia, Fondazione Adi. «Ancora una volta - affermano le associazioni in una nota - è stato proposto di prorogare per altri 5 anni il diritto alla copia dei prodotti di chiara fama creati prima del 2001, contraddicendo una direttiva comunitaria e calpestando i diritti degli autori». «Da 10 anni - prosegue il comunicato - in Italia questi prodotti continuano a essere copiati nonostante le normative europee per la protezione del diritto d`autore per le opere di design (Direttiva Europea 98/71, già introdotta in Italia nel 2001). Il 27 gennaio scorso - conclude la nota - la sentenza della Corte di Giustizia Europea ha ribadito tale norma e messo in mora l`Italia, escludendo la legittimità della moratoria decennale attuata nel rinviarne l`applicazione». Secondo le associazioni, «l`emendamento Nannicini, che viene proposto al Senato, è in contrasto con la Direttiva e, oltre al danno enorme per il design, espone l`Italia a una nuova certa procedura d`infrazione, costosa per la collettività». Secondo lo studio legale Trevisan e Cuonzo, la possibile proroga sui falsi porterebbe anche a una serie di ricorsi da parte delle aziende del design.

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