Nessuna invasione, nessun allarme.
Solo un invito gentile a salire a bordo, declinato con fermezza da chi aveva già scelto una vocazione più alta.
Sembra la trama di un film di fantascienza, e invece è il cuore di una vicenda – oggi riportata alla luce – che si sarebbe svolta davvero, molti anni fa, nel centro storico di Oristano.
A raccontarla fu padre Eugenio Giuseppe Madau, religioso ormai scomparso, noto per la sua riservatezza e serietà.
Secondo il suo racconto, un oggetto volante non identificato sostò a pochi metri dalla cattedrale, sopra un eucalipto, mentre due esseri dall’aspetto umano, alti e vestiti con tute argentate, lo invitavano – silenziosamente ma con fermezza – a seguirli.
Ma la storia non finisce lì.
A riprendere in mano quel filo sospeso tra realtà e leggenda è oggi Alfonso Canfora, artista oristanese e mente creativa dietro l’ormai iconico alieno blu in vetroresina.
Ieri mattina, con spirito visionario e un pizzico di provocazione, ha portato la sua creatura in piazza Roma, tra lo stupore dei turisti.
Il suo intento?
Riaccendere l’interesse – e magari anche il turismo – intorno a un mistero che sembra appartenere più ai dossier top secret della serie “Area 51”, che alla cronaca locale.”
Ho pensato che fosse arrivato il momento di raccontare questa storia in modo aperto”, ha spiegato Canfora.
“Dopo aver condiviso le segnalazioni sulla piattaforma LinkedIn, sono stato contattato dall’Alliance for Extraterrestrial Diplomatic Contact, un’organizzazione internazionale che studia casi come questo in tutto il mondo.”
L’Alliance – che riunisce accademici, ricercatori e istituzioni – ha espresso interesse per le testimonianze raccolte in Sardegna, e proprio Canfora è ora in contatto con un’università estera per portare avanti un progetto di divulgazione e preparazione culturale.
Lo scopo?
Aiutare le comunità locali a interpretare e affrontare, in chiave seria e documentata, eventuali contatti con entità sconosciute.
Intanto, tra chi sorride con curiosità e chi si lascia trasportare dal fascino dell’ignoto, l’alieno blu è diventato un piccolo ambasciatore silenzioso di un passato sospeso tra cielo e terra.
“Forse non siamo mai stati soli”, conclude Canfora.
“E forse Oristano, da sempre crocevia di popoli e civiltà, è stata anche il punto d’incontro… con qualcuno venuto da molto più lontano.”